“Ieri durante il mio turno in guardia medica verso mezzanotte un ragazzo accompagnato da due amici mi ha citofonato sostenendo di avere una spina in gola, ha cominciato ad urlare sbraitare tirare calci e pugni verso la saracinesca e porta d’ingresso, ho allertato il 112 fortunatamente non è riuscito ad entrare ed io non ero sola. Poi i carabinieri lo hanno convinto a recarsi presso il pronto soccorso. La porta l’ha rotta e non si chiude più meno male che non se n’è accorto lui. Dopo questa lunga notte più che lo spavento mi rimane un senso di impotenza…tante parole e poi? Quando cambierà tutto questo??!!!”.
È quanto scrive dalla provincia di Taranto, in un concitato post su Facebook, una componente dei ‘Medici della notte’, la rete social ideata dal medico Caterina Rotunno che accoglie e mette in contatto medici della continuità assistenziale. Proprio grazie a questo network, e allo scambio di informazioni tra le colleghe via chat, è stato possibile arrestare, il 23 marzo scorso, un molestatore seriale, che perseguitava le donne medico impegnate nei turni sin dal 2011.
Ora, però, le aggressioni sono ricominciate, anzi non si sono mai fermate.
“Un’altra notte di ordinaria follia e di violenza – commenta amareggiato il presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli -. Non solo le nostre colleghe, tutta la professione medica è ostaggio e in balia di balordi!”.
“Come presidente della Fnomceo, invierò una lettera ai Ministri della Salute e dell’Interno, chiedendo, in qualità di ente pubblico sussidiario dello stato, una risposta ferma alle continue violenze– continua Anelli -. In particolare, al Ministero dell’Interno la Fnomceo suggerirà di sollecitare i Prefetti a intervenire per monitorare la sicurezza delle sedi; al Ministero della Salute, di rendere noti i dati acquisti dai Nas”.
“In veste di presidente dell’Ordine dei Medici di Bari – afferma ancora Anelli – ho chiesto la chiusura delle sedi di guardia medica che non rispettano gli standard di sicurezza. Analoga proposta ho formalizzato oggi al Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, e al Prefetto di Taranto”.
“La perdurante inerzia delle autorità sanitarie a fronte del reiterarsi di episodi di violenza nei confronti dei medici della continuità assistenziale non può che lasciarci interdetti – dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici di Taranto, Cosimo Nume -. Rinnoviamo per l’ennesima volta l’invito ad adoperarsi per garantire ogni presidio di difesa attiva e passiva delle sedi, a tutela dei cittadini che necessitano di cure e dei sanitari che hanno il diritto di esercitare la professione in serenità e sicurezza. Riproponiamo l’urgenza di ridisegnare la distribuzione delle sedi senza penalizzare l’utenza e i livelli occupazionali attuali, e ribadiamo l’intenzione dell’Ordine a costituirsi parte civile nelle eventuali azioni penali che saranno adottate nei confronti degli aggressori”.
In allegato la lettera inviata al Governatore Emiliano e al prefetto di Taranto Donato Cafagna.
Ufficio Stampa Fnomceo:
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30 maggio 2018
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO