“Lo scopo di questo testo è anche quello di ricordare la presenza degli animali non umani nella nostra storia, nel nostro vissuto e nel nostro immaginario letterario e artistico, non certo per soddisfare una curiosità o per ricostruire i quarti di nobiltà della disciplina, ma per dare consapevolezza alla professione, per educare al senso critico, per far guidare l’atto professionale da quell’agire filosofico profondo per il quale Galeno definiva il medico-filosofo isotheos, simile a un Dio”.
Con queste parole, Donatella Lippi, professore associato di Storia della Medicina presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Firenze, spiega il senso del suo nuovo libro, "Medicina per Animalia" (ed Clueb), che sarà presentato a Roma, il 29 novembre prossimo alle ore 15, presso la Sala Congressi dell’Hotel De la Villa, in Via Sistina 67-69, in concomitanza con l’apertura dei lavori del Consiglio Nazionale della Federazione degli Ordini dei Veterinari (FNOVI), alla presenza del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
“Parlare di animali – spiega Maurizio Benato, che in qualità di vicepresidente, rappresenterà la FNOMCeO alla manifestazione – significa innanzitutto interrogarci sulla natura animale, cercando di precisare lo spazio che l’uomo e gli altri esseri senzienti occupano nell’universo per mezzo delle loro relazioni e di seguito cercare di capire il valore etico della vita umana e non umana”.
“Oggi siamo tutti presi da quel grande fermento culturale legato alla maggiore attenzione all’ambiente – continua Benato – per cui sempre più ci accorgiamo che l’uomo non deve vivere in conflitto con la natura e che ci sono diversi aspetti del nostro mondo occidentale che richiedono un profondo ripensamento; a cominciare innanzitutto dall’orientamento antropocentrico ancora prevalente, all’interno del quale la questione ecologica emerge in tutta la sua contraddizione”.
Non è invece antropocentrico l’approccio del libro: l’uomo, nella storia della Veterinaria della Lippi, è co-protagonista solo marginale, in qualità di animale come tutti gli altri che intrattiene con loro relazioni: pensiamo a Ulisse che ritrova il cane Argo, al passero di Catullo, alle tre fiere dantesche, alla Balena di Melville, ai gatti di Baudelaire.
I veri protagonisti sono loro, gli animali, nella Letteratura, nel Mito, ma anche nella Storia, nell’Arte, nella Magia, nelle Scienze, nella Medicina. E, naturalmente, nella Veterinaria.
“Le istanze etico-deontologiche di fronte alle quali si trova il Veterinario di oggi – afferma Donatella Lippi – hanno alimentato, da qualche decennio a questa parte, una riflessione nuova che, pur ponendo quesiti inattesi, ha offerto l’occasione per un grande salto di qualità professionale”.
In allegato, la presentazione di Maurizio Benato, in versione integrale.
Autore: Redazione FNOMCeO