Anoressia: il pericolo corre anche su Internet

Report n. 79/2010    

ANORESSIA: IL PERICOLO CORRE ANCHE SU INTERNET

L’infanzia schiacciata dal peso dei chili di troppo, reali o immaginari. Quasi la metà delle bambine dai 6 ai 15 anni ritiene di pesare troppo, mentre una su 3 vorrebbe intervenire pesantemente sul proprio aspetto. Gli esperti, invitano i genitori all’attenzione e alla sorveglianza. Studi recenti, infatti, hanno evidenziato come la preoccupazione dell’aspetto fisico in giovane età sia un accesso privilegiato per le malattie alimentari (anoressia in primis) più tardi negli anni.

Anoressia e bulimia sono malattie complesse, determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in sé che della sua natura psichica. L’obiettivo è quello di portare il paziente, attraverso terapie mirate, a modificare i comportamenti e l’attitudine, ad adottare soluzioni di gestione dei propri stress emotivi che non siano dannose per la propria salute e a ristabilire un equilibrato comportamento alimentare.

Gli squilibri alimentari possono manifestarsi in persone di diverse età, sesso, provenienza sociale, ma sono solitamente più comuni in giovani donne in età compresa tra i 15 e i 25 anni. È allarme su internet per i siti «pro-anoressia» che insegnano a dare di stomaco per eliminare il cibo mangiato, consigliano farmaci come lassativi e diuretici ed esortano a rifiutare il cibo.

Secondo la prima indagine su vasta scala (180 siti pro-anoressia e bulimia visionati) quasi uno su quattro sono da bollare come molto pericolosi per i consigli estremi che danno. Pubblicata sull’American Journal of Public Health, l’indagine è stata condotta da Rebecka Peebles della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora e lancia l’allarme su un fenomeno che, per quanto già noto e denunciato, continua a passare inosservato, mentre le giovani proseguono ad annullare il proprio corpo con diete pericolose. Gli esperti hanno analizzato 180 di questi blog e siti e trovato una miniera di pericoli di facile accesso a chiunque si colleghi a internet: l’80% dei siti “pro-anoressia” è dotato di applicazioni interattive (come i contatori di calorie), l’85% pubblica foto che ispirano alla magrezza estrema (come immagini di modelle), l’83% dà consigli per dimagrire e su come impegnarsi nell’obiettivo di raggiungere prima 48, poi 45 chili e poi sempre più giù. Molti siti rifiutano anche in modo verbalmente violento commenti e accessi di chi vorrebbe invece dare consigli diversi dai folli suggerimenti per dimagrire. Il 24% dei siti è bollato come molto pericoloso per gli utenti. Unica luce positiva, notano i ricercatori, gli autori di molti di questi blog spesso confessano di avere un disturbo e circa un terzo dei siti dà anche consigli per uscire dall’incubo dell’anoressia.  Tutti però possono essere interpretati anche come una disperata richiesta di aiuto: «per molte pazienti internet diventa un modo per esprimere i propri sentimenti – concludono gli autori – invece di gestirli attraverso tradizionali modelli di cura come la psicoterapia».

  • I dati

Secondo una ricerca ABA (Associazione Bulimia Anoressia) sono 3 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari in Italia. Il problema sembra essere ancora in prevalenza di genere femminile, una percentuale bassissima di maschi (1,6%). Trecentomila i siti internet nel mondo che inneggiano alla anoressia secondo i dati del Ministero della Salute. Sempre secondo i dati ABA il 35% fra gli anoressici presenta sintomi più o meno gravi di depressione, l’8,6% ha tentato il suicidio.

Roma 26/07/2010

Autore: Redazione FNOMCeO

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