Ricorrerà al Tar la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri contro la sanzione di oltre 800mila euro inflitta dall’Antitrust, per aver posto agli iscritti restrizioni sulla pubblicità sanitaria: è questa la decisione emersa dall’ultima riunione del Comitato Centrale.
“E se non basta andremo anche al Consiglio di Stato e alla Corte di giustizia europea” ha aggiunto il presidente della CAO, Giuseppe Renzo, da più parti intervistato: per tutti, citiamo i due lanci di Adnkronos, Odontoiatria33, Dottnet, Sole 24 Ore Sanità, Il Nuovo Medico D’Italia, oltre a La Gazzetta del Sud e Centonove, lo storico settimanale messinese.
Renzo, che si ritiene “indignato per il recente provvedimento dell’Authority” ha affermato con forza che “la salute dei cittadini non può essere messa in pericolo da campagne pubblicitarie ingannevoli”.
“Come è possibile – si è chiesto – che il legislatore tuteli i consumatori per esempio sulla pubblicità dei farmaci e non lo faccia per le cure? È un paradosso”.
E ha continuato: “Noi siamo molto preoccupati perché il rischio di far west è reale. Qui stiamo parlando di salute, un bene non assimilabile alla vendita di prodotti. Se per caso un cittadino, attraverso una comunicazione di un professionista, viene convinto a fare una prestazione rispetto ad un’altra, si mette a rischio la sua salute. E noi, secondo l’Antitrust, potremo intervenire solo in un secondo tempo!”.
E mentre il pool di legali è al lavoro, presto tornerà sulla vicenda Mauro Miserendino di Doctor33.
Autore: Redazione FNOMCeO