Cosa è cambiato nella declinazione di questi concetti chiave – esplicitati nel titolo del Convegno- da Matera a Udine: appropriatezza, sicurezza, responsabilità e autonomia?
Il convegno di Matera si è svolto poco più di un anno fa, nei giorni 8-9 Aprile 2016.
Da allora è stata approvata la legge 8 Marzo 2017 n. 24 che tratta questi temi: appropriatezza, sicurezza, responsabilità e autonomia. Ci si augura che la sua applicazione possa ridurre il contenzioso medico-legale, il fenomeno della medicina difensiva e soprattutto assicurare un nuovo equilibrio ed una maggiore serenità al rapporto medico-paziente. Sono anche stati analizzati, in questo periodo, i risultati dell’indagine rivolta a tutti i medici italiani riguardante il loro comportamento di fronte alla richiesta, da parte del paziente, di esami diagnostici, trattamenti e procedure ritenuti non necessari. L’indagine era stata condotta in collaborazione tra Slow Medicine e FNOMCeO negli ultimi mesi del 2015. Tra gli strumenti più importanti utili a ridurre la prescrizione di esami e trattamenti non necessari, i medici hanno indicato, oltre alla citata riforma della responsabilità del medico, il poter avere più tempo a disposizione per discutere con il paziente le varie opzioni e il poter disporre di materiale informativo evidence based preparato per i pazienti. Emerge dunque l’opportunità di mettere in atto misure volte a migliorare l’informazione del paziente e la relazione tra medico e paziente. Dopo il congresso di Matera, Slow Medicine ha proseguito nella realizzazione del progetto “Fare di più non significa fare meglio – Choosing Wisely Italy” che mira a migliorare appropriatezza prescrittiva e sicurezza dei pazienti basandosi sull’assunzione di responsabilità dei professionisti. La collaborazione con le società scientifiche di medici e infermieri ha portato alla definizione di 8 nuove liste di raccomandazioni nel 2016 e di 5 nel 2017, per complessivamente 65 nuove raccomandazioni su esami e trattamenti a rischio di inappropriatezza. È prevista la pubblicazione di tutte le raccomandazioni del progetto (210 ad oggi), come buone pratiche, nel sito nazionale Linee Guida. È inoltre continuata la collaborazione nell’ambito della rete Choosing Wisely internazionale, con l’organizzazione del 3° meeting internazionale a Roma nel maggio 2016 da parte del gruppo italiano, la partecipazione a quello di Amsterdam nel settembre 2017 e la programmazione del primo congresso nazionale di Choosing Wisely Italy che si terrà a Milano il 23 marzo 2018.
Il significato di sicurezza assume oggi sfumature di grande complessità: pensiamo per esempio alla sicurezza degli operatori, tema su cui – purtroppo-si dibatte molto in questo momento. Quali riflessioni è possibile fare?
La progressiva riduzione delle risorse destinate alla sanità nel nostro Paese, con l’obiettivo di contenimento della spesa pubblica, ha portato a tagli lineari che hanno penalizzato in grande misura il personale, attraverso il blocco del turnover e dei contratti dei dipendenti, la dilatazione del lavoro precario e l’esternalizzazione dei servizi. Di conseguenza si sono accentuate criticità, quali: l’invecchiamento progressivo dei professionisti, l’aumento delle manifestazioni di disagio al lavoro, l’aumento del contenzioso con gli utenti. Il peggioramento delle condizioni di lavoro ha anche riguardato, come purtroppo dimostrano i recenti episodi di cronaca, la sicurezza degli ambienti di lavoro con progressivo aumento delle situazioni di rischio. La soluzione non può essere trovata con misure sporadiche ma passa necessariamente da una nuova valorizzazione del ruolo degli operatori nella sanità pubblica, dal considerarli non un costo ma una risorsa, dall’ascolto della loro esigenze e dal loro coinvolgimento in progetti di miglioramento della loro sicurezza e di quella dei loro pazienti.
Luigi Conte e l’eredità di un impegno…
Luigi Conte è stato un chirurgo, Direttore della Struttura Dipartimentale di Day Surgery dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Udine, con una costante attenzione ai temi della qualità dell’assistenza sanitaria, della centralità del paziente e della sua sicurezza. Della sua lunga e importante attività come presidente dell’Ordine dei Medici di Udine e poi come segretario del Comitato Centrale FNOMCeO, è senz’altro da ricordare il grande impulso che ha fornito, anche in qualità di componente della Commissione nazionale per la Formazione continua, ai percorsi di formazione continua per i medici, partendo dai primi corsi gratuiti realizzati in collaborazione con Ministero e con Ipasvi: il corso SICURE, poi quelli sull’Audit e sulla Root Cause Analysis centrati su sicurezza e rischio clinico.
I corsi, che hanno avuto ampia partecipazione e alto gradimento da parte dei medici, sono stati la base di partenza per la costruzione del sistema, ormai collaudato, di Formazione a Distanza per medici e infermieri, in collaborazione tra FNOMCeO, IPASVI, Zadig e Ministero della Salute, di cui Luigi Conte è stato il principale artefice.
Da sempre attento alle questioni di appropriatezza clinica e al tema del sovrautilizzo di interventi diagnostici e terapeutici, Luigi Conte ha fin dall’inizio dimostrato interesse per il progetto di Slow Medicine “Fare di più non significa fare meglio” e visto con favore il supporto di FNOMCeO, accordato dal presidente Bianco nel febbraio 2013 a poco più di un mese dal suo lancio ufficiale. Da allora FNOMCeO ha sempre sostenuto il progetto, anche grazie alla presidente Chersevani, promuovendo il convegno di Matera nell’aprile 2016, gli altri incontri che hanno avuto luogo in numerose sedi ordinistiche provinciali (Udine, Monfalcone, Genova, Brescia, Arezzo, Torino, Verona, Grosseto, Trieste, Belluno, Siena, Reggio Emilia, Ravenna, L’Aquila….) e supportando il meeting internazionale di Roma del maggio 2016.
Autore: Redazione FNOMCeO