“Medici, medicina, mass media”: la Comunicazione della Salute è, in questi giorni, un tema “caldissimo”. Proprio a questo argomento – su cui si è detto tutto e il contrario di tutto – sarà dedicato il Seminario organizzato della FNOMCeO il 10 aprile a Reggio Calabria (leggi qui).
E qual è, invece, il pensiero del presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco? In anteprima per i nostri lettori, uno stralcio dall’intervista rilasciata da Bianco a Mariavittoria Savini, che sarà pubblicata integralmente nel volume “TV buona dottoressa?” – scritto a quattro mani dalla Savini e da Roberta Gisotti, che uscirà per le Edizioni RAI ERI (collana ZONE).
Amedeo Bianco, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri:
“Sia medici che giornalisti quando parlano di tematiche sanitarie vanno incontro a rischi da non sottovalutare…ma nello stesso momento entrambi hanno delle opportunità da cogliere.
Non è facile rendere comprensibili le complesse questioni legate alla medicina, non è facile tradurre in un linguaggio accessibile le grandi innovazioni della medicina, le grandi scoperte della ricerca scientifica, evitando false attese, false speranze.
Inoltre è molto importante che un giornalista che affronta tematiche cosi’ importanti e specifiche abbia un profilo di competenze mirato. La ricerca fa continuamente passi da gigante, a volte anche il mondo tecnico stenta a star dietro alle innovazioni. Io credo che il punto più delicato della comunicazione stia non tanto nel saper bene rappresentare la novità tecnica, quanto nel far emergere la sua concreta possibilità di utilizzo e gli eventuali rischi connessi… una buona comunicazione deve saper “spiegare” con un linguaggio comprensibile a tutti e saper rappresentare opportunità e limiti di ogni cosa…”.
Autore: Redazione FNOMCeO
