Attuazione del piano d’azione per la salute mentale 2013-2020

Attuazione del piano d’azione per la salute mentale 2013-2020 – Nella mozione si rileva che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deciso di dedicare la Giornata mondiale della salute ad un tema particolarmente delicato sul piano personale, professionale e complessivamente sull’intero sistema economico di un Paese. Il tema della giornata per il 2017 è “Mental Health in the Workplace”. La depressione è oggi la seconda malattia invalidante al mondo e si stima che nel 2030 sarà la prima con altissimi costi sociali e un forte impatto economico. Un recente studio condotto dall’Oms stima che depressione e ansia costino in termini di economia globale circa 1 trilione di dollari ogni anno. I servizi di psichiatria in Italia rappresentano uno dei capisaldi del servizio sanitario nazionale. I servizi offerti a partire dagli anni ’60, con il superamento dei manicomi, previsto dalla legge Basaglia del 1978, e l’introduzione della psichiatria di comunità lungo l’intera Penisola, sono collegati in una filiera che negli anni ha portato al ricorso ai ricoveri soltanto nelle situazioni più gravi. La depressione può essere trattata con terapie farmacologiche e/o alcune psicoterapie. La depressione non trattata espone chi ne è affetto a varie conseguenze negative. Chi è depresso può isolarsi, lavorare in modo meno efficiente, trascurare le sue responsabilità. Soprattutto se giovane, può far ricorso all’alcol o a droghe per cercare di alleviare la sua sofferenza. Nei depressi, soprattutto negli anziani, vi è una frequenza più elevata di ricoveri ospedalieri e di suicidi. E’ prioritario lo sviluppo di servizi di salute mentale in grado non solo di fornire trattamenti psicologici efficaci e di alta qualità, ma anche facilmente accessibili alle persone con problemi di ansia e depressione. La depressione, in particolare, ha un impatto pesantissimo sulla capacità lavorativa e sulla produttività. È infatti la prima causa di giornate perse fra tutte le patologie, oltre che tra le principali cause di calo della produttività sul lavoro: fa perdere il 25 per cento delle giornate di lavoro. In Italia 6 milioni accusano stress da lavoro, le più colpite le donne. Inoltre dal 25 per cento al 50 per cento delle persone depresse manifestano un evidente calo di produttività lavorativa; anche la Società italiana di psichiatria, in occasione della prossima giornata mondiale dell’Oms dedicata alla salute mentale, conferma questi dati e sottolinea come uno dei punti più critici della depressione sono le ricadute delle malattie mentali nel mondo del lavoro. In Italia si stimano in 10 milioni coloro che soffrono di disturbi depressivi e/o ansiosi lungo l’arco della loro vita. E circa 6 milioni di italiani soffrono di stress da lavoro, con prevalenza di donne. Il piano d’azione per la salute mentale 2013-2020 è strettamente legato concettualmente e strategicamente ad altri piani d’azione globali e strategie adottati dall’Assemblea della sanità, come ad esempio la Strategia mondiale volta a ridurre l’utilizzo nocivo dell’alcool, il piano d’azione mondiale 2008-2017 per la salute dei lavoratori, il piano d’azione 2008-2013 per la strategia globale di lotta contro le malattie non trasmissibili, successivamente esteso al periodo 2013-2020. Il piano d’azione è stato elaborato allo scopo di creare sinergie con altri programmi di organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, di raggruppamenti inter-istituzionali delle Nazioni Unite e di organizzazioni intergovernative.  Nella mozione si impegna il Governo a intensificare l’attuazione del piano d’azione per la salute mentale 2013-2020, giunto a metà del suo percorso applicativo, ma ancora distante dal raggiungimento dei suoi obiettivi).

Autore: Marcello Fontana - Ufficio Legislativo FNOMCeO

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