Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è stato istituito con L. 284/1985 al fine di garantire la partecipazione dell’Italia al Trattato Antartico in qualità di membro consultivo.
Le attività del PNRA in Antartide, indirizzate strategicamente dalla CSNA e scientificamente programmate dal CNR, sono attuate dall’ENEA che gestisce, a tal scopo, due Basi, una stagionale costiera (Stazione “Mario Zucchelli”) e una permanente, italo-francese, sul plateau antartico (Concordia, 3300 m. s.l.m.).
Nella sua qualità di Ente attuatore delle Spedizioni in Antartide, l’ENEA, tramite l’Unità Tecnica Antartide (UTA), procede annualmente alla composizione e alla formazione del team tecnico-logistico di supporto alle attività scientifiche. In tal senso, e con riferimento alle operazioni da svolgersi durante la prossima XXXIV Spedizione italiana in Antartide, l’ENEA–UTA ha la necessità di avvalersi della collaborazione di un medico, chirurgo generale o anestesista o comunque qualificato nell’area dell’emergenza, per le attività che si svolgeranno presso la Stazione “Concordia” nel periodo da Novembre 2018 a Novembre 2019.
È possibile candidarsi entro il 18 aprile 2018. Il sito per approfondire il profilo di riferimento e inviare le candidature è: www.uta.enea.it/recuitment.
I candidati interessati potranno essere valutati anche per la partecipazione alle Campagne estive, della durata di circa tre mesi, presso le Basi italiane in Antartide.
La stazione italo-francese Concordia
La Stazione italo-francese Concordia è situata nel sito di Dome C (75°06’ S, 123°21’ E). Costruita sul plateau antartico a 3.233 m di altitudine, dista sia dalla Stazione Mario Zucchelli che dalla stazione francese Dumont d’Urville oltre 1000 km. È aperta tutto l’anno. Dal 8/9 di novembre fino alla prima decade di febbraio ospita i partecipanti (tecnici e scientifici) della campagna estiva; poi un piccolo gruppo di persone rimane in completo isolamento per nove lunghi mesi per proseguire le attività durante l’inverno polare.
La Stazione Concordia è costituita da 2 edifici cilindrici uniti da un passaggio coperto. Ogni cilindro (diametro 18,5 m, altezza 11 m) ha 3 piani per 250 m2 di superficie utile. L’altezza totale dal suolo (o meglio, dal ghiaccio) supera i 14 m, poiché ogni struttura (200 t in totale) poggia su 6 grandi piedi di ferro.
La Stazione può ospitare fino a 16 persone nella stagione invernale e 34 nella stagione estiva (più 26 nel campo estivo, 16 nelle tende e 6 nello shelter Rebusco).
L’Istituto Polare francese (IPEV) e il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) hanno siglato nel 1993 un accordo di cooperazione per l’attuazione dei programmi comuni di ricerca scientifica e tecnologica per la gestione di Dome C. Lo scopo principale della Stazione Concordia è quello di fornire supporto alla comunità scientifica internazionale per la ricerca in molti campi scientifici; infatti, Dome C è considerato il sito per eccellenza per studi di astronomia e astrofisica, scienze dell’atmosfera, scienze della Terra, biologia e medicina, telerilevamento.
Del team invernante fa parte ogni anno un medico dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) per studiare i meccanismi di adattamento dell’uomo a condizioni ostili, che a Concordia sono per certi aspetti paragonabili a quelle nello spazio: infatti l’Antartide è anche detta “White Mars” (Marte bianco).
Autore: Redazione