A Belluno un corso di autodifesa per il personale sanitario

Un corso di autodifesa rivolto al personale sanitario per tutelarsi dai pazienti maneschi. Accade a Belluno, dove il sindacato Snami, in risposta agli episodi di violenza ai danni dei colleghi in servizio in varie province del Veneto, ha organizzato un corso di krav maga – un sistema di combattimento ravvicinato e autodifesa di origine israeliana – per preparare tutti gli operatori del sistema sanitario a difendersi in caso di aggressioni.

“Qui non siamo arrivati a degenerazioni fisiche come purtroppo è successo altrove. Ma siamo costretti a confrontarci, sempre più spesso, con le aggressioni verbali dei pazienti”, spiega Roberto Sernaglia, segretario provinciale dello Snami. “Anche negli ambulatori di medicina generale registriamo un crescendo di conflittualità con gli assistiti, spesso a causa delle continue restrizioni che ci vengono imposte dallo Stato e dalla Regione nelle prescrizioni di visite ed esami: capita di frequente che il cittadino, pretendendo un accertamento o una classe di priorità che il medico di base non può dare, reagisca male di fronte al rifiuto”.

Negli ultimi mesi, in Veneto, si sono registrati diversi episodi di violenza nei confronti dei medici; l’ultimo, lo scorso mercoledì, dove un medico di Legnago è stato preso a pugni da un malato con problemi psichiatrici. Nel luglio scorso, il vicepresidente dell’Ordine dei medici Giovanni Leoni aveva denunciato la gravità della situazione in una lettera pubblicata su Quotidiano Sanità.

Fonte: Il Gazzettino

Autore: Redazione

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