“Il Codice Deontologico è l’atto più importante che l’Ordine può offrire”.
Così Amedeo Bianco, presidente della FNOMCeO, ha spiegato a Livia Azzariti, Duilio Giammaria e al pubblico di Unomattina (clicca sull’immagine a fianco per vedere la clip) il significato del Codice di Deontologia Medica, la cui nuova stesura è stata appena approvata a Torino.
“Dentro il camice bianco – ha continuato – c’è un soggetto con le sue competenze tecnico professionali, continuamente aggiornate. Ma ci deve essere anche un’etica: quel camice, la nostra Professione, ha contenuti etici e anche civili”.
E sono proprio queste le motivazioni per cui il lavoro preparatorio di due anni “deve coinvolgere e ha coinvolto le Associazioni di Cittadini, i Giuristi, i Bioeticisti, oltre naturalmente ai centosei presidenti d’Ordine che hanno mandato i loro emendamenti”.
Il frutto di questo lavoro è un “testo condiviso” del quale il presidente si dichiara “soddisfatto”.
Un testo del quale – è stato ricordato dai conduttori – può e deve fruire anche il cittadino. È per questo che è stato divulgato a tutti i media ed è scaricabile dal Portale della FNOMCeO.
Alla prima parte introduttiva è seguita la lettura, per voce della giornalista Chiara Del Gaudio, di tre dei nuovi articoli del Codice. E, su ciascuno, è stato chiesto un commento al Presidente.
Si è partiti con l’articolo 76, sulla “Medicina potenziativa ed estetica”, che esprime il cambio di paradigma della Medicina moderna, secondo il quale – come ha spiegato Bianco – si è passati “da curare la malattia a potenziare il sano”. Alcuni esempi? Il perfezionamento delle capacità visive e acustiche utilizzate dai Top Gun, che possono usufruire di dispositivi in grado di potenziare l’acutezza visiva fino a raggiungere i 20 decimi di visus.
L’“Uomo bionico”, dunque, ma non solo questo: l’articolo 76 contempla anche la Medicina Estetica. E sono un milione all’anno gli interventi di questo tipo.
“Abbiamo inserito anche in questo campo della Medicina i principi di Prudenza, Precauzione, Efficacia, Sicurezza” ha commentato Bianco.
Il secondo articolo “sotto i riflettori” è stato il 78, quello sull’applicazione delle tecnologie informatiche in Medicina e Sanità, la cosiddetta Cybermedicine. Vale a dire, l’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico, della Certificazione di Malattia per via Telematica, della Telemedicina.
“Queste innovazioni – ha esplicitato il Presidente – non sono da leggersi esclusivamente nel senso del risparmio di risorse, ma della facilità di cura”.
Le nuove tecnologie, ha ricordato sempre Bianco, hanno straordinarie potenzialità anche in campo scientifico: pensiamo alla proteomica, che identifica la struttura delle proteine, le loro funzioni e interazioni, o alla metabolomica, che individua le impronte chimiche lasciate da specifici processi cellulari, scattando una fotografia della fisiologia delle cellule. Il tutto, in pochi click.
Infine, l’articolo 79, sulle Organizzazioni sanitarie. Il significato profondo, ha sintetizzato Giammaria, è che “il medico deve continuare a fare il medico”, anche quando è impegnato in compiti organizzativi o manageriali.
“Le organizzazioni sanitarie – ha aggiunto Bianco – hanno il fine di garantire la salute di tutti. Il medico deve sempre garantire questo fine primario, che va rispettato e tutelato”.
La domanda del pubblico ha connesso il Codice all’attività disciplinare degli Ordini, chiedendo a quali sanzioni vada incontro il medico che non rispetti le norme sancite dal testo.
Il Codice, ha ricapitolato Livia Azzariti, è dunque uno strumento di autodisciplina, che vede al centro il paziente, anzi la persona assistita, colta ed accolta nella sua complessità.
Perché, ha concluso Bianco, un principio è emerso chiaro, elaborando il testo: “Il tempo delle parole è tempo di cura”.
Grazie alla collaborazione dei colleghi della Rai, sul canale Youtube della FNOMCeO, trovate la clip con l’intervento del Presidente a Unomattina.
Autore: Redazione FNOMCeO