Bianco: il voto Enpam segno di partecipazione e responsabilità

L’elezione di Alberto Oliveti alla presidenza dell’Enpam è avvenuta con numeri importanti (96 voti su 105 votanti) a dimostrazione di una ritrovata compattezza dei grandi elettori nei confronti del futuro della Fondazione. Ci è sembrato naturale chiedere ad Amedeo Bianco, presidente della FNOMCeO, un commento su questo importante passaggio elettorale.

Presidente Bianco, con la nomina di Oliveti “sembra” che l’Enpam possa ora entrare in una fase di maggior stabilità rispetto al periodo appena concluso. Come la Federazione ha vissuto le recenti fasi di tensione e di avvicinamento all’appuntamento del voto?
L’abbiamo vissuta in modo partecipato e responsabile. Il voto dei grandi elettori, cioè i presidenti degli Ordini provinciali, è stato un voto inequivocabile sia in quantità che in qualità. E’ stata la prova del nove che intorno alla figura di Oliveti e alle sue competenze e al suo modo di rapportarsi agli iscritti si è sviluppato un consenso importante e benaugurale per il futuro. Oliveti in tutti questi ultimi mesi non si è sottratto mai al confronto, anche sui temi e nei momenti più difficili. Oggi sono contento di dire che questa sua ragionata disponibilità alla fine ha portato consenso e fiducia. E noi siamo contenti di aver partecipato con grande responsabilità all’uscita da una fase che era diventata particolarmente complessa.

Come lei ha sottolineato, il voto è avvenuto a grandissima maggioranza. Ciò significa che nel nuovo presidente è stato ormai identificato senza remore l’uomo giusto per il grande rinnovamento dell’Enpam?
Il percorso recente dell’Enpam è stato una strada in salita per le condizioni che tutti conosciamo, che vanno al di la del contenzioso di questi ultimi mesi. Sono convinto, quindi, che il desiderio di uscire a testa alta dalle difficoltà a tutti note sia stato il moltiplicatore del risultato. Non crediamo che Oliveti sia l’uomo della provvidenza, ma è un professionista straordinariamente cresciuto in competenza, raccogliendo un consenso non basato sulle semplici parole, ma sul lavoro quotidiano: mi riferisco soprattutto a quello che ha già svolto per le modifiche del regolamento, per dare nuova stabilità alla Fondazione o per presentare in decine di incontri in tutta la Penisola la nuova filosofia dell’Ente.

Presidente, la stabilità dell’Enpam porterà implicitamente a minori “desideri” da parte di chi sperava di annettersi la Fondazione con il suo importante patrimonio? Lei crede che in questo senso il periodo difficile sia alle spalle o che continui la necessità di vigilare?
Le caratteristiche del voto hanno lanciato un messaggio dentro e fuori dalla fondazione: l’Enpam ha basi solide e può reggere la sfida dei 50 anni di sostenibilità. Questo è un fortissimo segnale di stabilità politica, che dovrebbe raffreddare alcune velleità che non è da sospettosi immaginare che ci siano state e ci siano ancora. Un voto quindi che è segno di coesione, anche se la vigilanza è una virtù che continueremo a sviluppare…

Per finire: Eolo Parodi ha fatto un passo indietro. Il suo nome rimane però legato per sempre a grandi battaglie per la professione medica….
Nessuno potrà mai minimizzare il ruolo storico e politico svolto dal presidente Parodi. Un ruolo che si è concluso con un gesto di grande sensibilità, apprezzato da tutti, sia dentro che fuori dalla FNOMCeO. La speranza è che ora possa radicarsi con Oliveti la gestione attenta e lungimirante della Fondazione, un soggetto di cui il mondo medico non può assolutamente fare a meno.

Autore: Redazione FNOMCeO

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