Mentre le parole del Ministro Brunetta in merito alla necessità di rendere pubblici i curricula dei chirurghi e la conseguente risposta della FNOMCeO diventavano, nella giornata di giovedì 18 settembre, argomento per le prime pagine dei giornali, Amedeo Bianco, presidente della Federazione, ha scritto al Ministro Maurizio Sacconi.
Nella lettera di Bianco (che alleghiamo) si legge il “forte disagio” provato dai medici nei confronti di certe esternazioni di rappresentanti del governo. Diasagio accompagnato dalla domanda sul “a chi giova, o meglio, che cosa ferisce affermare che sarebbe opportuno eseguire test antidroga sui chirurghi primad ell’ingresso in sala oepratoria (sottosegretatrio Giovanardi) o pubblicare i curricula dei medici per consentire ai cittadini di capire se sono bravi, se sono macellai, quanti ne hanno ammazzati“.
Sottolineando che la “sicurezza delle cure” è tema fondamentale per tutti i medici italiani, la lettera del Presidente FNOMCeO rivolge una richiesta precisa al Ministro Sacconi: “Come avrà constatato, nessuno, ancorche ingiuriato, si è sottratto al merito delle questioni, offeendo invece collaborazione per le soluzini più apropriate ai problemi posti. Ritengo però opportuno, e Le chiedo fortemente, un autorevole itnervento perché questa spirale di parole, inutilmente devastante, ritrovi equilibrio e sobrietà, per consentire quindi il dialogo e la collaborazione“.
Nel pomeriggio di sabato 20 settembre, è arrivata la risposta del Ministro del Welfare, per mezzo di un comunicato che qui pubblichiamo integralmente:
Dichiarazione del ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi
Le dichiarazioni del ministro Brunetta sulla trasparenza dei curricula di tutte le funzioni professionali nelle Pubbliche amministrazioni sono state fraintese con riferimento ai medici ospedalieri, la cui elevata competenza è la regola, mentre i casi di incompetenza o negligenza sono l’eccezione. Una corretta trasparenza non deve dare luogo ad una ingiustificata cultura del sospetto o del pregiudizio ma può – al contrario – essere la base per una corretta selezione dei migliori nelle
carriere ospedaliere, a partire dai concorsi.
Il governo vuole rivalutare la professione medica in tutte le sue espressioni, dalla regolazione più moderna dell’accesso alla formazione continua, alla trasparenza e correttezza dei concorsi, alla definizione del perimetro rispetto ad altre professioni contigue, alla tutela del rischio professionale fisiologico.
Autore: Redazione FNOMCeO