Nato nel 2003 dalla volontà comune delle professioni sanitarie di costruire un’anagrafe nazionale dei crediti formativi che i professionisti acquisiscono all’interno del Programma nazionale ECM, il consorzio Cogeaps arriva a questa Conferenza nazionale sulla Formazione continua avendo ormai portato a regime le sue attivitá.
A Sergio Bovenga – presidente del consorzio ed esponente della FNOMCeO – abbiamo posto alcune domande per comprendere come sta lavorando oggi il Cogeaps per garantire quegli obiettivi iniziali che le professioni sanitarie si erano prefisse.
Dottor Bovenga: dopo alcuni anni di attività sembra che il Cogeaps sia ormai "a regime". E’ una percezione che può essere avvalorata da dati e statistiche?
Come il Sistema ECM, anche il Co.Ge.A.P.S. ha attraversato una fase che potremmo definire di inizializzazione e ‘rodaggio’: in questo periodo è stata raccolta una considerevole quantità di dati ponendo le fondamenta per giungere alla operatività attuale che è supportata dall’attuale normativa derivante dal nuovo Accordo Stato-Regioni firmato il 19 aprile 2012.
Il Co.Ge.A.P.S. detiene ad oggi circa 23 milioni di partecipazioni ECM, per un totale di circa 170 milioni di crediti registrati, derivanti da 328mila eventi ECM accreditati sia a livello nazionale che regionale. Più di un milione e 150mila professionisti sanitari hanno una posizione anagrafica registrata in banca dati Co.Ge.A.P.S. Cifre, queste, che danno la misura della vastità e capillarità che il Sistema ECM è riuscito a raggiungere, grazie all’impegno di offrire una sempre più ampia offerta formativa e un grande coinvolgimento degli operatori di tutte le professioni sanitarie nella Formazione Continua.
Lo scorso anno il consorzio ha attivato incontri territoriali per coinvolgere e sensibilizzare le varie professioni proprio sugli scopi del Consorzio…
Nel corso del 2012 abbiamo svolto una serie di incontri definiti di ‘In-Formazione’, distribuiti in macroaree di tutto il territorio nazionale e destinati, appunto, ad Ordini, Collegi e Associazioni professionali per approfondire il ruolo, le funzioni e le attività del Co.Ge.A.P.S., nonché le funzioni (e le potenzialità) di Ordini, Collegi e Associazioni all’interno del sistema ECM.
Gli eventi, che si sono svolti in 12 tappe in altrettante città ed hanno coinvolto circa un migliaio di partecipanti, oltre ad essere un momento di confronto tra il Co.Ge.A.P.S. e gli enti territoriali, sono stati proprio l’occasione per fornire agli Ordini, Collegi ed Associazioni l’accesso alla banca dati del Consorzio.
Quindi, da un lato incontri di disseminazione diciamo culturale, dall’altro di coinvolgimento pratico sulle nostre attività specifiche.
Lei in questi giorni interviene alla Conferenza ECM disegnando il quadro delle attivita Cogeaps. Quale può essere oggi l’impegno istituzionale di Ordini e Collegi in ambito di certificazione dello svolgimento corretto della formazione continua?
L’attuale normativa pone in carico ad Ordini, Collegi e Associazioni il compito di verificare la continuità formativa dei professionisti. A partire dal 2014, infatti, Ordini, Collegi ed Associazioni potranno certificare la formazione svolta dai professionisti sanitari, relativamente al triennio 2011-2013, che si sta per concludere. A tal fine devono utilizzare le funzioni del Co.Ge.A.P.S., in modo da adempiere al proprio ruolo di certificatori e supportare i professionisti nei percorsi ECM. La legge n. 148 del 14/09/2011 ha stabilito che Ordini, Collegi e Associazioni dovranno svolgere un ruolo attivo di controllo ed eventualmente di sanzione, potendo configurarsi come illecito disciplinare la volontaria e reiterata mancanza o incompleta formazione ECM.
Avete la possibilità formale e tecnologica di gestire anche i tanti "casi specifici" come crediti all’estero o tutoraggi, che spesso si registrano nell’ambito delle attività formative?
Assolutamente si: Ordini, Collegi ed Associazioni professionali gestiranno la registrazione di esoneri, esenzioni, e dei crediti ECM derivanti da attività individuali (proprio come tutoraggio, autoformazione, crediti maturati all’estero), direttamente sul Database Co.Ge.A.P.S., permettendo così di ottenere una posizione del singolo professionista completa e reale, comprendendo tutte le modalità in cui è possibile conseguire crediti ECM, di conseguenza permettendo la certificazione del professionista stesso. La banca dati Co.Ge.A.P.S. ha quindi le caratteristiche per essere lo strumento indispensabile per la verifica dei percorsi formativi dei professionisti sanitari.
Uno degli elementi nuovi e maggiormente sotto l’attenzione di tutti è il "dossier formativo". Ci può anticipare a che punto è giunta questa attività sviluppata proprio in seno a Cogeaps con il forte impulso della FNOMCeO?
Nel corso del 2013, la Convenzione già in essere tra Co.Ge.A.P.S. e l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – Age.Na.S., è stata ulteriormente ampliata tramite la sottoscrizione di un Addendum, allo scopo specifico di approfondire la sperimentazione del Dossier Formativo, tramite l’analisi di elementi qualitativi utili alla costruzione del Dossier. Partecipano all’attività la Regione Toscana e l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Firenze, che sono stati selezionati in base ad una serie di criteri di rilevanza.
Per la suddetta analisi sono stati individuati alcuni indicatori che, messi in correlazione tra loro, con i dati dell’Ordine e con quelli della Regione daranno informazioni utili a stabilire la coerenza e la pertinenza della formazione svolta dai professionisti, ed altri parametri estremamente rilevanti ai fini dell’implementazione del Dossier Formativo. L’implementazione del Dossier Formativo è, quindi, un elemento chiave nella progressione del sistema ECM nel suo cammino verso la certificazione delle competenze che, anche se è un procedimento ancora in divenire, vede nella programmazione della formazione un importante passo avanti.
Autore: Redazione FNOMCeO