#Buonasanità, i medici torinesi fanno ottenere a migrante farmaco salvavita

Tunisino, affetto da leucemia mieloide cronica e privo del codice fiscale perché non in possesso di un permesso di soggiorno regolare, i medici torinesi si mobilitano per ottenere il farmaco salvavita non disponibile nel suo paese. A raccontare la storia di #buonasanità è l’Ordine dei Medici di Torino in un post su Facebook.

“Abbiamo ricevuto una lettera dal direttore di una struttura complessa – ha spiegato il presidente dell’Ordine dei medici Guido  Giustetto ai microfoni di Torino Oggi, a margine della conferenza stampa di presentazione del decalogo di richieste dell’Ordine dei Medici di Torino al futuro Presidente della Regione -, che chiedeva di poter finanziare l’acquisto di un farmaco salvavita per un paziente di 31 anni con una malattia severa ma curabile. Non essendo italiano, il giovane non possedeva il codice fiscale e quindi non poteva ottenere il medicinale attraverso il canale normale come chiunque di noi”.

Questa persona non poteva avere un permesso di soggiorno regolare per motivi sanitari, perché secondo le valutazioni che sono state fatte anche nel suo Paese di origine era possibile trovare un farmaco – ma non un farmaco importante come quello a nostra disposizione – e in più il paziente poteva essere trasportato e quindi non poteva avere un permesso umanitario – ha aggiunto – A quel punto, il direttore sanitario ha chiesto all’azienda di ottenere la medicina attraverso un altro canale, cosa che è stata possibile e questo ci fa onore”.

“Siamo orgogliosi – ha concluso -: nessun collega, nella nostra sanità, si ferma di fronte a delle difficoltà imposte dalla legge sull’Immigrazione, ma pensa soprattutto alla salute del paziente e non solo del cittadino”.

“I medici non hanno intenzione di lasciare nessuno indietro – ha affermato ancora Giustetto durante la conferenza stampa – Questo è il nostro slogan, un principio che riteniamo inderogabile; pensiamo che questa non sia un’eccezione e che ci siano altri episodi inaccettabili. In ogni caso, nessun medico si è mai arreso di fronte alla burocrazia e anche questa volta il problema è stato risolto”.

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Ufficio Stampa Omceo Torino

08/05/2019

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Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO

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