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CdM: anche in Italia recepita la direttiva per la mobilità dei pazienti

Nel Consiglio dei Ministri odierno, come riportato dal comunicato nr. 39 della presidenza del Consiglio, viene dato il “via libera” alla direttiva europea Crossborder, che rende realizzabile per tutti i pazienti del continente la scelta di curarsi fuori dai confini del proprio Paese di cittadinanza. Ecco il testo completo del Comunicato, nelle parti in cui si riferisce alla direttiva transfrontaliera:

"Il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro per gli affari europei, Enzo Moavero Milanesi e di Ministri di settore, quattordici schemi di decreti legislativi, sui quali verranno acquisiti i pareri prescritti, per il recepimento delle seguenti direttive europee…

…. La direttiva 2011/24, concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera e 2012/25, che prevede misure destinate ad agevolare il riconoscimento delle ricette mediche emesse in un altro Stato membro (co-proponente il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin). Con l’intervento proposto si conferisce al tema della mobilità sanitaria internazionale un impulso senza precedenti, attraverso la eliminazione degli ostacoli che impediscono ai pazienti di curarsi in altri Paesi UE. Sarà consentito pertanto recarsi in un altro Stato membro al fine di riceverne cure ed ottenere al proprio rientro il relativo rimborso. Il rimborso avverrà alle condizioni e nei limiti stabiliti dalla legislazione dello Stato di appartenenza dell’assistito. I costi relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera saranno rimborsati o direttamente pagati dallo Stato membro di affiliazione in misura corrispondente ai costi che il sistema avrebbe coperto se tale assistenza sanitaria fosse stata prestata nello Stato membro di affiliazione, senza che tale copertura superi il costo effettivo dell’assistenza sanitaria ricevuta. Inoltre il medesimo intervento, attraverso il recepimento della direttiva 2012/52/UE, è diretto ad agevolare il riconoscimento delle ricette mediche emesse in altro Stato membro. Si prevede che le prescrizioni mediche rilasciate nel territorio nazionale per essere utilizzate in un altro Stato membro, dovranno contenere precisi dati, con specifiche caratteristiche e contenuti".

Autore: Redazione FNOMCeO

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