Centri anti-veleno americani: nuovi casi di intossicazione

I centri anti-veleno americani stanno facendo circolare un allarme piuttosto singolare: quest’anno, nel solo mese di gennaio, hanno ricevuto 134 segnalazioni di “ingestione intenzionale” di detersivo per lavatrice. Più del doppio rispetto alle segnalazioni ricevute nell’arco dell’intero anno scorso (vedi). La ragione è una ‘sfida’ che nelle ultime settimane, amplificata dal passaggio in rete, sta coinvolgendo un numero inspiegabilmente crescente di adolescenti americani: si chiama ‘Tide Pod Challenge’, dal nome del detersivo a cui è ‘ispirata’, e consiste nel deglutire una pastiglia di detergente concentrato per lavatrice.

NPR (da cui leggiamo la notizia: vedi) racconta che l’aspetto del prodotto, colorato come una caramella, è stato regolarmente oggetto d’attenzione di vari siti satirici, mentre il design è stato di recente replicato addirittura da alcuni chef. Dal punto di vista pubblicitario e commerciale, quindi, un successo. Ma con alcuni ‘effetti indesiderati’. In passato i produttori di Tide Pods (Procter & Gamble) sono arrivati all’attenzione della cronaca per alcuni casi di intossicazione infantile (gli American Association of Poison Control Centers, per inciso, ricevono annualmente almeno 10.000 segnalazioni di bambini che toccano accidentalmente i detersivi per la lavatrice: vedi). Per limitare questo rischio, Procter & Gamble ha da allora modificato i colori del contenitore, ora opachi, la consistenza della plastica che avvolge le singole pastiglie – ora più solida, quindi più difficile da mordere – e reso la sostanza di cui è composta ancora più amara, così da indurre immediatamente allo sputo chi dovesse involontariamente fraintenderne l’uso.

Il ‘Tide Pod Challenge’, s’intende, è tutt’altro fenomeno: non si tratta di bambini che non sanno ciò che fanno, bensì di adolescenti che agiscono intenzionalmente. Procter & Gamble, in questo caso, non ritiene di dover rispondere di alcuna responsabilità.

Perché, si chiede comunque NPR, una pastiglia per lavatrice deve assomigliare a una caramella? Il direttore esecutivo dell’Industrial Designers Society of America, interpellato dall’emittente americana, ricorda che il design non è mai neutro: al di là della funzione pratica del prodotto, la forma e il colore che lo definiscono sono pensati apposta per soddisfare i nostri sensi, perché “facciamo la spesa con gli occhi, anche per i detersivi”. Ciò detto, i graphic designer delle grandi aziende investono molto tempo per cercare di delineare i diversi possibili impieghi d’uso, appropriato e inappropriato, dei loro prodotti, e un caso come il ‘Tide Pod Challenge’ non l’avrebbero mai immaginato.

Al momento le intossicazioni sarebbero una quarantina. I centri anti-veleno, insieme alla notifica delle segnalazioni, stanno facendo circolare il più ovvio imperativo del caso (‘non ingerire sostanze tossiche’) mentre i video della ‘sfida’ sono stati rimossi da YouTube.

Di Sara Boggio
www.torinomedica.com

Autore: Redazione

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