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Cernobbio: i dati sull’ECM e il richiamo all’integrazione dei sistemi

Cernobbio è un appuntamento importante per tutti coloro che lavorano nel mondo dell’Ecm, la formazione continua per tutti gli operatori della sanità, obbligatoria inItalia dal 1999, come previsto dalla “cosiddetta” Riforma Bindi. Quest’anno la giornata inaugurale della conferenza è stata presieduta da Amedeo Bianco, nella sua veste di vicepresidente della Commissione nazionale Ecm. Richiamando il lavoro compiuto nell’ultimo anno, rivolto soprattutto a cercare un’integrazione tra i sistemi di accreditamento a livello nazionale e regionale, il presidente della FNOM ha sottolineato come l’obiettivo sia quellodi creare “un sistema non uniforme, ma armonico tra tutti iportatori di legittimi interessi” in modo che l’Ecm ottenga lo scopo per cui è stata creata, ovvero “produrre miglioramenti nel sistema sanitario”. Rivolgendosi ai rappresentanti dei provider che riempivano la sala, Bianco li ha chiamati a condividere “l’orgogliodi far parte di un circuito buono, per noi e per il nostro Paese”. Hanno poi preso la parola il presidente dell’Agenas, Renato Balduzzi, Maria Teresa Manoni, della Regione Veneto, e Giovanni Leonardi, del Ministero della Salute.

La segretaria della Commissione Ecm, Maria Linetti, ha descritto nel suo intervento come funzionerà il Comitato di Garanzia della Commissione, l’organismo proposto ad effettuare i controlli di qualità sui provider e sui singoli eventi, in particolare riguardo ai rapporti con gli sponsor, che dovranno aderire alle modalità contrattuali previste dal regolamento. Dovranno essere controllati circa il 10% dei provider accreditati, estratti a caso nel totale, ma preavvisati nel caso di controlli nelle sedi legali. Nessun preavviso invece se il controllo riguarda il singolo evento Ecm.

Interessanti i dati forniti dal professor Riccardo Vigneri, dell’Università di Catania e membro della Commissione nazionale Ecm, che ha tracciato un quadro dell’offerta formativa accreditata nel 2011 a livello nazionale, cui si deve aggiungere quella accreditata a livello regionale per la quale però non sono stati forniti dati complessivi. I provider accreditati a livello nazionale sono oggi circa 800, contro gli oltre 10mila organizzatori di eventi attivi nella fase precedente, quando venivano accreditati i singoli eventi formativi. I provider sono prevalentemente privati (69,8%) e, in misura minore, Società scientifiche (17,3%) e Ordini e Collegi (3,5%). Poco influente la presenza delle Aziende del Ssn, che solitamente si accreditano a livello regionale. Questi provider nel 2011 hanno offerto 10.358 eventi residenziali, 540 eventi Fad (formazione a distanza) e 155eventi Fsc (formazione sul campo).

Autore: Redazione FNOMCeO

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