“Posso sicuramente condividere la posizione dei colleghi obiettori che, ex lege ed ex art 22 del nostro Codice di Deontologia Medica, hanno la possibilità di ‘rifiutare la propria opera professionale quando vengano richieste prestazioni in contrasto con la propria coscienza’, purché il rifiuto non rechi nocumento.
Mi pongo però anche il problema del medico non obiettore che rischia di essere assunto per eseguire unicamente IVG, con tutte le ripercussioni psicologiche, professionali e di carriera che ne conseguono.
Resta comunque da garantire, così come indicato dalla 194, il diritto delle donne a ricevere le prestazioni.
Vorrei in ogni caso prendere maggiori informazioni su quali siano state, nei dettagli,le procedure seguite dalla Regione Lazio. Porterò la questione all’attenzione del prossimo Comitato Centrale, che si riunirà l’11 marzo”.
Così il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, entra nel dibattito sul Concorso pubblico indetto dall’Ospedale San Camillo di Roma per l’assunzione di due ginecologi da destinare al settore Day Hospital e DaySurgery per le interruzioni volontarie di gravidanza.
Autore: Redazione FNOMCeO