È stato presentato oggi a Roma il XXI Rapporto PiT di Cittadinanzattiva, alla presenza, tra gli altri relatori, del coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva Tonino Aceti e del segretario della FNOMCeO Roberto Monaco.
“Preoccupa l’incremento di segnalazioni sulle cattive condizioni delle strutture che salgono dal 30,4% al 33,4%. In particolare, i cittadini denunciano macchinari obsoleti o rotti, ambienti fatiscenti, scarsa igiene nei bagni o negli spazi comuni. Un trend in aumento negli anni è quello relativo alle infezioni contratte in ambiente sanitario (4,9%)” afferma Aceti presentando i dati contenuti nel rapporto.
Il rapporto conferma il calo, già emerso negli anni precedenti, delle segnalazioni di presunti errori nella pratica medica e assistenziale: nel 2017 si arriva al 9,8% rispetto al 13,3% del 2016. Per circa il 46% si tratta di presunti errori di diagnosi e terapie.
Altra problematica evidenziata dalle segnalazioni è quella su assistenza ospedaliera e mobilità sanitaria, che rappresenta il 9% del totale. Si attestano al 3,4% i contatti su problemi nell’accesso ai medicinali.
Continuano a crescere le le liste d’attesa, soprattutto per gli interventi chirurgici, ma anche per trattamenti come chemio e radioterapia. Parallelamente aumentano anche le segnalazioni dei cittadini: oltre la metà – 56% nel 2017, era il 54% nel 2016 – denuncia i lunghi tempi d’attesa.
Anche la spesa per la sanità pubblica è aumentata per i cittadini. Il peso economico dei ticket resta la prima voce di spesa, mentre crescono le segnalazioni relative al costo dei farmaci e delle prestazioni in intramoenia, rispettivamente +4,4% e +1,6%.
“Le disuguaglianze che attraversano il Ssn devono essere contrastate” conclude Aceti. “Invece, purtroppo, le proposte di autonomia differenziata avanzate da alcune Regioni, e che ora si trovano sul tavolo del Governo, vanno nella direzione esattamente opposta e rischiano, a quarant’anni dall’istituzione del Ssn, di mandare in soffitta i suoi principi fondanti come quelli della solidarietà e dell’equità.”
In allegato il rapporto integrale PiT 2018.
Autore: Redazione