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CN, Bianco: “Uniti e forti per attraversare il deserto di questi tempi”

Relazione e replica del Presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco incentrate sul ruolo che i medici italiani hanno in questo momento per affrontare e risolvere i problemi della sanità e, più in generale, i problemi dell’Italia.

Una situazione nella quale i medici non sono il problema, ma parte della soluzione dei problemi. “I cittadini guardano a noi con questa visuale”. Bianco ha parlato al Consiglio Nazionale della Federazione che si è tenuto a Padova venerdì 28 settembre, nella stupenda sala del Palazzo della Ragione, dove, subito dopo, si è sviluppato il convegno sulla Cybermedicine. Un Consiglio Nazionale che è servito a fare il punto, rispetto all’ultimo del maggio scorso. Mesi durante i quali sono accaduti fatti che incidono sulla situazione economica e sociale del Paese e che, per quanto riguarda la sanità, Bianco ha così sintetizzato in poche righe: “Dal 2011 al 2015, per effetto combinato delle manovre finanziarie Berlusconi-Tremonti (2011), del Salva Italia di Monti e dell’ultimizzima spending review di Monti, lascerà sul campo circa 21 miliardi di euro”. Fotografia precisa dell’attuale condizione della sanità in Italia. Con riferimenti al rapporto Stato-Regioni, “al rinvio del patto per la salute, comprensivo della ridefinizione dei LEA da marzo a tutt’oggi, e paradossalmente il fatto che, pur essendo ormai ottobre, non si è ancora definito il riparto del fondo sanitario 2012”.

Una situazione difficile che rischia di minare lo stesso articolo 32 della Costituzione, con una sanità sempre più compressa dal contenimento dei costi, sempre più in difficoltà nel garantire assistenza adeguata all’insieme della popolazione, mentre fasce sociali più abbienti sono in fuga dal SSN verso la sanità privata.

E i medici in mezzo, costretti a sforzi sempre maggiori per tutelare la salute dei cittadini, per concorrere alla sostenibilità del sistema, impegnati “a disegnare una prospettiva per la professione, in grado di farle attraversare il deserto di questi tempi”.

Bianco ha richiamato i percorsi della Federazione in questi ultimi anni, i documenti prodotti su temi centrali della sanità e della professione medica, con particolare attenzione alla formazione e all’ECM, alla questione della prescrizione dei farmaci e così via fino alla valutazione sul DL Balduzzi, in discussione alla Camera.

Ma si sta andando avanti anche nella Consulta per la deontologia, con l’obiettivo di sottoporre agli Ordini una bozza di revisione dell’attuale testo, da portare in discussione generale in un apposito Consiglio Nazionale entro i primi mesi del 2013. Non poteva mancare un riferimento alle preoccupazioni per le fibrillazioni che attraversano gli enti prevido-assistenziali, altro tema lasciato a riflessioni possibilmente condivise dai Presidenti degli Ordini.

I lavori del Consiglio Nazionale, presieduti dal segretario Luigi Conte (OMCeO Udine), si sono incentrati nell’approvazione, all’unanimità, del Bilancio consuntivo 2011, illustrato dal tesoriere Raffaele Iandolo. Da rilevare un avanzo di amministrazione di oltre 9,5 milioni di euro. Approvato all’unanimità anche l’assestamento di bilancio. La relazione del tesoriere è stata supportata da quella del collegio dei revisori dei conti, illustrata da Salvatore Onorati. Il Consiglio Nazionale ha anche approvato all’unanimità il contributo di oltre 73 mila euro alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna. Anche i gettoni di presenza della seduta del CN di Padova sono stati devoluti alle popolazioni terremotate.

Decisioni prese all’unanimità che tuttavia non nascondono il clima di forte preoccupazione sullo stato della sanità in Italia, sottolineato in tutti i suoi aspetti da Bianco, ma ripreso in tanti interventi specifici dai Presidenti di Ordine. Giovanni Maria Righetti (Latina), Giancarlo Pizza (Bologna), Ugo Trucco (Savona), Salvatore De Franco (Reggio Emilia), Giuseppe Morfino (Trapani), Antonio Panti (Firenze), Bruno Ravera (Salerno), Roberto Carlo Rossi (Milano), Carlo Manfredi (Massa Carrara), Guido Marinoni del CC, Filippo Anelli (Bari), Gennaro Barone (Campobasso), Luigi Pepe (Lecce), Augusto Pagani (Piacenza).

Aiutandosi con delle immagini, Maurizio Ortu, Presidente OMCeO di L’Aquila, ha illustrato la situazione della città a tre anni dal terremoto del 5-6 aprile 2009, ricordando l’impegno dei medici per fronteggiare la fase drammatica del post-terremoto, nonché l’immediata mobilitazione dell’Enpam e della FNOMCeO, a fianco dell’Ordine aquilano.

Luigi Conte, al termine della seduta, ha ricordato che, tra i numerosi impegni della FNOMCeO, c’è quello del prossimo Consiglio Nazionale, che si riunirà a Roma il 13-14-15 dicembre per il Bilancio di previsione 2013.

Autore: Redazione FNOMCeO

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