Si chiama IMI, acronimo di Internal Market Information System: è un database che permette di accedere a tutte le informazioni sui professionisti sanitari migranti. Dal 2009, il progetto sarà esteso anche agli odontoiatri. Il dr Rossi, di Genova, andrà ad esercitare a Parigi? Da qualunque paese della comunità europea si potrà accedere ad una scheda con il suo profilo professionale ed i servizi offerti. Una garanzia per i cittadini e per i professionisti.
La discussione sul sistema IMI ha aperto i lavori della riunione della CODE, l’organismo che, a livello europeo, riunisce gli Ordini degli Odontoiatri. Ma molteplici sono stati gli argomenti che hanno affrontato e le tematiche su cui si sono confrontati gli odontoiatri di 16 paesi d’Europa: 14 stati membri permanenti più Malta e la Norvegia.
Si è parlato dei rischi dovuti all’uso inappropriato e non professionale degli sbiancanti, e di quelli derivanti dalla presenza di mercurio nelle amalgame per otturazioni. Si è discusso di formazione, in particolare dell’aggiornamento post laurea, confrontando le legislazioni nei vari stati. Si sono puntualizzate le competenze dell’odontotecnico nei vari paesi: tutte questioni di notevole rilevanza professionale e dalle importanti ricadute sulla salute dei pazienti.
A 10 giorni dalla conclusione, a seguito delle numerose richieste da parte degli “addetti ai lavori”, pubblichiamo la “cronaca” del Convegno, a cura dell’Ufficio Odontoiatri, e la relazione del dr. Giuseppe Renzo, presidente della CAO nazionale.
Per ulteriori informazioni sulla CODE, potete visitare il sito www.code-europe.eu.
Autore: Redazione FNOMCeO