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CoGeAPS: un percorso formativo per tutte le professione sanitarie

14 giugno 2012. Si è aperto a Torino, nella sala conferenze della Galleria d’Arte Moderna (GAM) il Programma di In-Formazione territoriale che con diverse tappe sul territorio nazionale vede il Co.Ge.A.P.S. (Consorzio Gestione Anagrafiche Professioni Sanitarie) protagonista di una serie di incontri tecnici e di informazione sullo stato dell’arte, sulle criticità del sistema ancora da risolvere, ma soprattutto sugli obiettivi futuri.

Ad una prima parte più teorica che ha ripercorso la storia, le intenzioni e le mete operative del Consorzio, è seguita una parte più tecnica che ha evidenziato non solo il livello di operatività raggiunto oggi dal sistema, ma ha anche illustrato concretamente ai professionisti e al personale delle associazioni professionali presenti in sala l’uso concreto e specifico di questo strumento.

Ha aperto i lavori il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco che ha sottolineato e ricordato come il Co.Ge.A.P.S rappresenti un’esperienza unica a livello europeo e una risorsa che va incrementata verso una gestione sempre più precisa della complessità. L’importanza delle certificazioni, di cui questo sistema è in qualche modo il garante tecnico, è infatti centrale per dare coerenza alla formazione dei professionisti, per tutelarli, e per rafforzare il meccanismo di trasparenza, anche a tutela di tutti i cittadini. Questo strumento-ha continuato Amedeo Bianco- in grado oggi di darci in tempo quasi reale l’andamento dell’attività formativa ECM ed evidenziando anche le aree a più bassa diffusione formativa, ha attraversato un lungo cammino di progressivo affinamento tecnico: il lavoro dell’aggiornamento continuo in forza della mobilità interna al sistema (circa il 5%), l’attività di ‘ripulisti’ su tutti quei dati imprecisi trasmessi anche dalle regioni, la ricostruzione di una identità prima frammentata in sequenza di informazioni non coerenti: queste sono solo alcune delle tappe segnate dal Co.Ge.A.P.S.

Questo fino al 1 gennaio 2011. Da questa data l’archiviazione dei dati ha raggiunto un’affidabilità del 98%. Questa specializzazione tecnica che oggi vede un sistema di comunicazione efficiente tra Commissione nazionale ECM, Ordini, Collegi, Associazioni, Provider e professionisti ha come focus principale l’atto formativo non più inteso come accumulo puramente quantitativo di crediti ma come visione prospettica personalizzata degli iter professionali individuali.

Sergio Bovenga, Presidente del Consorzio, illustrando gli aspetti pratici del sistema, ha infatti precisato come la formazione sia una “manutenzione delle competenze” e pertanto un motore continuo di garanzia di professionalità che coinvolge oggi più di un milione di professionisti. Anche quelle zone d’ombra del sistema, che fino a poco tempo fa costituivano dei rallentamenti operativi, oggi lasciano il posto ad una visione unitaria delle trasmissione delle informazioni. L’obiettivo è infatti creare un linguaggio unificato della certificazione che renda sempre più bassa l’approssimazione di errore.

Due le importanti novità dibattute nel corso del workshop: la prima è far valutare dalla Commissione nazionale ECM la possibilità per gli Ordini di colmare le incongruenze di sistema inserendo direttamente i dati mancanti; la seconda è la costituzione di un dossier formativo, per ora in fase di sperimentazione soltanto in alcune regioni, per tenere insieme il dato quantitativo e quello qualitativo: cioè accanto alla formazione legata alla specificità professionale questo dossier terrà conto anche dell’effettivo ruolo professionale che in quel momento il professionista ricopre. Questa la risposta dinamica offerta dal Co.Ge.A.P.S al panorama di complessità in una prospettiva di crescita per professionisti, professioni e istituzioni. 

Autore: Redazione FNOMCeO

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