Il presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Antonio Magi, torna a sollecitare, lo aveva già fatto ad ottobre, il ministro dell’Università Manfredi affinché venga pubblicata la graduatoria unica di merito per il concorso delle Scuole di Specializzazione in area Medica.
“Il caos di oggi dovuto ai ricorsi era prevedibile e andava evitato. I giovani – ribadisce Magi – meritano rispetto e non possono essere sempre i primi a pagare il prezzo delle inefficienze della politica”.
“Da mesi migliaia di giovani colleghi stanno aspettando la pubblicazione della graduatoria unica di merito per il concorso delle Scuole di Specializzazione in area Medica. I primi di ottobre come Ordine dei medici di Roma sollecitammo, con un lettera, il ministro Manfredi affinché pubblicasse la graduatoria, ma non abbiamo avuto risposta”. Così Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, commenta il fatto che dal Mur riferiscono che la pubblicazione delle assegnazioni delle sedi, che sarebbe dovuta uscire ad ottobre, avverrà dopo il 15 dicembre.
“Era inevitabile – prosegue il presidente OMCeO di Roma – che i numerosi ricorsi avrebbero fatto ritardare le assegnazioni delle sedi. È però altrettanto evidente che tutta la vicenda andava gestita con maggiore attenzione e rispetto nei confronti degli oltre 14 mila giovani colleghi che ad oggi non sanno ancora dove dovranno a prendere servizio da qui a poche settimane.
“Ad ottobre, per evitare questo caos e per dar modo ai giovani di organizzarsi per tempo, come organo sussidiario dello Stato, chiedemmo al ministro Manfredi di essere ascoltati. Ma la nostra richiesta è caduta nel vuoto.
“Ora dal Ministero dell’Università e della Ricerca fanno sapere che l’assegnazione delle sedi è ulteriormente rimandata. Avverrà dopo il 15 dicembre, successivamente alla decisione del Consiglio di Stato sui ricorsi di taluni candidati in relazione al quesito n. 87.
“Tutto questo – insiste Magi – è inaccettabile, da settembre, di slittamento in slittamento siamo arrivati a fine anno e quei colleghi che inevitabilmente dovranno cambiare città nell’accettare una sede si troveranno costretti in pochissimi giorni, con il periodo natalizio di mezzo, a cercare casa e a ristrutturare il proprio modo di vivere.
Caro ministro Manfredi – conclude Antonio Magi – , i giovani meritano rispetto, non possono essere sempre loro i primi a pagare il prezzo delle inefficienze della politica”.
Autore: Redazione