900 milioni: tante sono le persone che, nel mondo, non hanno accesso ai servizi sanitari essenziali. La conseguenza è che molte popolazioni dell’Africa Sub-sahariana hanno un’aspettativa di vita intorno ai 40 anni, contro gli 80 dei paesi industrializzati, e in netto regresso rispetto a dieci anni fa.
Per cercare di limitare tali disuguaglianze, i medici hanno varato il progetto “Equal opportunities for Health” – promotore il Cuamm – Medici con l’Africa, con il sostegno anche della FNOMCeO – nell’ambito del quale si è svolta a Padova, sabato scorso, una Conferenza nazionale.
“Noi medici non potevamo rimanere esperti muti – afferma Maurizio Benato, che ha rappresentato, in tale occasione, la FNOMCeO, in qualità di suo vicepresidente –. Abbiamo il dovere di far valere le scelte morali della professione, per garantire a tutti l’universalità e l’equità nell’accesso ai servizi sanitari, la comprensività delle cure, il miglioramento della Salute delle popolazioni”.
Per questi motivi, la FNOMCeO ha inserito, all’articolo 5 del nuovo Codice Deontologico – che sarà approvato dal Consiglio nazionale il prossimo maggio –, accanto a quelli ambientali ed ecologici, i determinanti di Salute sociale, quali indirizzi etici del medico.
In allegato, il testo integrale della relazione di Benato.
Autore: Redazione FNOMCeO