Il Consiglio dei Ministri UE ha respinto la proposta di direttiva sui diritti dei pazienti nelle cure transfrontaliere.
Al termine della riunione di martedì 1° dicembre, la linea del Consiglio è stato chiara: il futuro della proposta in questione è in dubbio, nonostante l’approvazione del Parlamento europeo in prima lettura lo scorso aprile.
Sono 9 i Paesi contrari al testo della proposta, ma i più “attivi” sono stati la Spagna e Ungheria. La Svezia, attuale presidenza del Consiglio dell’Unione europea, si è battuta per un compromesso fino all’ultimo momento, ma è stata costretta ad ammettere la sconfitta a conclusione del dibattito.
La Commissione europea ha affermato che può ora abbandonare la proposta, lasciando alla Corte di giustizia europea (CGE) di decidere quando i pazienti hanno diritto ad essere rimborsati per il trattamento sanitario in un altro paese dell’UE.
"La prossima Commissione europea avrà tempo per pensare a questo fallimento e onestamente non escludo la possibilità di ritirare questa proposta", ha detto Androulla Vassiliou, Commissario europeo per la salute, ai ministri
della salute dopo il fallimento dei colloqui di compromesso.
Autore: Redazione FNOMCeO