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Consiglio di Stato: ASL, diritto a percepire differenze stipendiali per svolgimento mansioni superiori

CONSIGLIO DI STATO – ASL, diritto a percepire differenze stipendiali per svolgimento mansioni superiori. Con ricorso davanti al TAR per il Molise la signora ——, dipendente dell’USL n. – di —-, da ultimo inquadrata nel ruolo tecnico, profilo professionale ausiliario socio sanitario, livello retributivo III, chiedeva l’accertamento del suo diritto alla percezione di differenze retributive, oltre interessi e rivalutazione, asserendo di aver svolto mansioni superiori, corrispondenti al IV livello retributivo, di sarta nel nuovo servizio di lavanderia-guadaroba-stireria presso l’Ospedale —– a cui era stata adibita con ordine di servizio 19 luglio 1982. Il Collegio ha respinto l’appello in esame, rilevando che l’art. 29, co. 2, del D.P.R. 20 dicembre 1979 n. 761 subordina la possibilità di riconoscere le differenze retributive per l’espletamento fattuale di mansioni superiori al ricorrere delle seguenti tre condizioni, giuridiche e di fatto, operanti in modo concomitante: (a) l’effettivo espletamento delle suddette mansioni per un periodo eccedente i sessanta giorni nell’anno solare; (b) le mansioni devono essere svolte su un posto di ruolo, esistente nella pianta organica, vacante e disponibile; (c) l’incarico deve essere stato previamente attribuito dall’organo gestorio, competente, con una formale deliberazione e da tale deliberazione deve emergere l’avvenuta verifica dei presupposti di cui innanzi, nonché l’assunzione di tutte le relative responsabilità (cfr., da ultimo, Cons. St., sez. III, 14 novembre 2012 n. 5734) (sentenza nr. 2796/13). 

Autore: Marcello Fontana - Ufficio Legislativo FNOMCeO

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