Il Consiglio di Sato ha affermato che il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 17 giugno 2021, che prevede l’impiego della certificazione verde COVID-19 (cd. “Green pass”) non viola il diritto alla riservatezza sanitaria. Pertanto, i soggetti che si dichiarano contrari alla somministrazione del vaccino, nel pieno esercizio dei loro diritti di libera autodeterminazione, non subiscono lesioni del diritto alla riservatezza sanitaria in ordine alla scelta compiuta, dal momento che l’attuale sistema di verifica del possesso della certificazione verde non sembra rendere conoscibili ai terzi il concreto presupposto dell’ottenuta certificazione (vaccinazione o attestazione della negatività al virus).
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