Una relazione incisiva e asciutta, accompagnata da slides, concentrata su tutti i temi che sono sul tappeto da tempo e che la FNOMCeO vuole affrontare nel corso della sua attività, delineata nel primo Consiglio Nazionale dopo le elezioni di fine marzo, che hanno portato al rinnovo delle cariche della Federazione.
Così la nuova Presidente Roberta Chersevani ha aperto i lavori dell’assemblea dei Presidenti degli Ordini provinciali, che si è tenuta a Roma venerdì 29 maggio. Presenti il Vice-Presidente Maurizio Scassola (Venezia), il Presidente nazionale CAO Giuseppe Renzo e il Direttore Marco Cavallo, i lavori sono stati condotti dal Segretario Luigi Conte.
Chersevani ha toccato tutte le questioni che attengono allo stato della Sanità in Italia e i temi sensibili relativi alla professione medica. Tra le mission “favorire il dialogo tra istituzioni, il mondo scientifico, gli organi di stampa e i cittadini” per una Sanità che in Italia oscilla tra falsi miti e vere eccellenze. Troppi medici in Italia? Dati alla mano, Chersevani ha detto: “La media OCSE è di 3,2 medici su mille abitanti. In Italia la percentuale è di 4,1 mentre nel Regno Unito è di 2,8 ma in Austria è del 4,8, in Russia è del 5, e in Grecia del 6,1. Poi: su 10 mila posti nei corsi di laurea, escono 9 mila laureati. 5 mila posti sono nelle scuole di specialità, 1000 nei corsi di formazione di Medicina generale, ma ogni anno tremila medici abilitati restano senza specialità e senza lavoro nel SSN. Alto è il numero dei giovani medici (e non solo giovani) che sono disoccupati, sotto-occupati e precari. Una stima adeguata del fabbisogno a coprire il turn over e scongiurare ipotesi di carenza è pari a 6500 accessi per gli anni 2015-2016.
Oltre questi macro-dati, la relazione entra nello specifico di tanti temi (vedi).
Dopo la relazione di apertura, sono seguiti 26 interventi che hanno spaziato su tantissimi argomenti. Ma tutti hanno evidenziato alcuni punti ritenuti centrali: la modifica del comma 566 della legge di stabilità; il rapporto tra FNOMCeO e le Università; la sostenibilità del SSN; il patto tra le generazioni.
Dopo Anna Maria Calcagni (Fermo), sono intervenuti Enrico Bartolini (Genova), Umberto Rossa (Belluno), Giovanni Maria Righetti (Latina), Bruno Ravera (Salerno), Antonio Panti (Firenze), Ottavio Di Stefano (Brescia), Ugo Trucco (Savona), Graziano Conti (Perugia), Pierantonio Muzzetto (Parma), Ferdinando Carmosino (Isernia), Roberto Carlo Rossi (Milano), Paolo Simioni (Padova), Carlo Manfredi (Massa Carrara), Raimondo Ibba (Cagliari), Eugenio Corcioni (Cosenza), Roberto Mora (Verona), Filippo Anelli (Bari), Giancarlo Pizza (Bologna), Giovanni Pietro Ianniello (Benevento), Silvestro Scotti (Napoli), Emanuele Vinci (Brindisi), Roberto Lala (Roma), Emilio Pozzi (Bergamo), Augusto Pagani (Piacenza), Salvatore Amato (Palermo).
Al termine della seduta, si sono svolte alcune votazioni, tutte all’unanimità. L’assemblea dei Presidenti di Ordine ha così approvato un documento proposto dal Comitato centrale e illustrato da Anna Maria Calcagni (Fermo), che contiene indicazioni su come si muoverà la Federazione nei prossimi mesi per affrontare e portare a soluzione alcuni dei temi più caldi del momento. In successione, sono stati votati alcuni ordini del giorno: 1) sull’auto-attestazione nei primi tre giorni di malattia; 2) sulla sperimentazione animale; 3) sull’atto medico.
Nel chiudere i lavori, la Presidente Chersevani ha confermato che il prossimo Consiglio Nazionale si terrà il 3 e il 4 luglio: il primo giorno sarà dedicato al bilancio consuntivo 2014; il secondo sarà invece incentrato proprio sui temi sollevati dagli ordini del giorno. La Presidente ha sottolineato il clima positivo di grande collaborazione che si è registrato in questo Consiglio Nazionale.
Autore: Redazione FNOMCeO