Un Consiglio che ha privilegiato più che nel passato la forma “seminariale”, sia perché durante le giornate romane si sono riuniti molti gruppi di lavoro, sia perché la giornata di venerdì è stata occupata in gran parte nella presentazione e successivo approfondimento nella forma di workshop di tre documenti di lavoro: "I nuovi contesti operativi della medicina e del medico" (paper presentato da Giuseppe Lavra, che ha poi coordinato il gruppo di lavoro), "Innovazioni della medicina come scienza" (con il coordinamento di Maurizio Scassola), "I cambiamenti del soggetto di cura e assistenza" (a cura di Antonella Agnello).
Naturalmente i workshop hanno poi generato una sintesi che Agnello, Lavra e Scassola hanno presentato in seduta plenaria e che è servita da anticipazione dei macrotemi su cui Amedeo Bianco si è soffermato nel suo lungo e applaudito intervento. I temi toccati dal presidente – che in questa occasione non ha presentato una specifica relazione – sono stati: responsabilità in ambito medico e sanitario, rapporti tra professione medica e professioni sanitarie, formazione, certificazioni sportive, medici fiscali, problematiche connesse all’antitrust, medicine non convenzionali, codice di deontologia medica.
Su questo tema specifico è intervenuta diffusamente anche Roberta Chersevani durante i lavori nella giornata di venerdì, che ha illustrato il lavoro svolto dalla commissione che sta sviluppando il nuovo Codice (la relazione della Chersevani è stata seguita tra gli altri dagli interventi di Manfredi, Barni, Giuseppe Renzo, Lucchini, Sigismondi, Panti, Ravera, Sbriccoli, Arras, Di Lascio e Ibba).
Ovviamente non tutti i temi hanno la stessa priorità e specificità in vista delle attività future della Federazione: responsabilità medica (con i conseguenti disegni di legge: quello a firma Bianco è nei fatti e a detta di tutti gli osservatori il più completo, perché prova a definire i comportamenti che hanno rilevanza penale), rapporti con le altre professioni sanitarie, formazione e long life learning, problematiche connesse all’antitrust (dove il contenzioso con Groupon non sembra per nulla risolto) e il già citato codice di deontologia medica (che il prossimo anno vedrà la luce in forma definitiva) hanno una pregnanza particolare. E infatti proprio su questi temi si svilupperà una parte importante dell’attività FNOM del prossimo anno, puntando anche sulla forma seminariale utilizzata come piattaforma di discussione.
In questo senso, sono stati anticipati dal presidente della FNOMCeO alcuni appuntamenti che indicativamente saranno realizzati durante l’anno entrante e che ruotano attorno a quei temi nodali appena indicati: si terrà a Modena un seminario internazionale sulla responsabilità in ambito medico e sanitario; si svolgerà poi a Bari un convegno nazionale su giovani medici, formazione e accesso al lavoro e si terrà a Palermo (questo potrebbe essere il primo appuntamento, con una programmazione già possibile nel mese di febbraio) un workshop aperto a magistrati e giuristi per riflettere su quale sia il nucleo normativo della professione medica e delle sue responsabilità. Da ultimo, sarà Grosseto la sede di un seminario del Consiglio Nazionale su formazione ed accesso al lavoro.
L’intervento di Bianco, che si è soffermato anche sulla tematica della nuova sede (abbandonata l’ipotesi del trasferimento verso la ex sede Enpam di Via Torino, ci sono altre possibilità in via di approfondimento) e sulle relazioni tra mondo ordinistico e fondazione prevido-assistenziale dei medici. Il dibattito seguito all’intervento di Bianco e alla relazione-Iandolo sul bilancio, ha visto intervenire (tra gli altri) Righetti, Lanciotti, Falcinelli (che ha lanciato l’ipotesi di un Fiuggi2, riferendosi alla possibilità di sviluppare un nuovo appuntamento da intendersi come “stati generali della medicina e sanità”), Pandullo, Arru, Pizza (che ha detto “si” ad una nuova sede ed ha espresso perplessità al fatto che siano i medici a gestire i loro soldi, invece che degli esperti di gestione di risorse), Pagani, Rossi, Paci, Conti. I temi ricorrenti tra i presidenti intervenuti sono stati Enpam, difficoltà e sostenibilità del SSN, responsabilità medica.
In contemporanea, nella giornata di sabato, si è tenuta l’Assemblea della CAO nazionale, il cui trait d’union è stato nei due punti condivisi da Bianco e Renzo: attenzione estrema alle derive formative che portano giovani italiani a sperare di portare a casa una laurea in Paesi vicini al nostro (Albania o Svizzera tanto per citarne due) e condivisione di un percorso che porti l’odontoiatria ad una rappresentanza specifica all’interno dell’Enpam.
Per finire questo report sui lavori, un momento commosso di applauso è andato ad Aldo Pagni: nella serata di venerdì è stato presentato il libro "Aldo Pagni, Medico Umanista", curato da Annarita Frullini, Maurizio Mori ed Eva Antoniotti. Il volume, realizzato per gli 80anni dell’ex-presidente FNOM ripercorre le tappe della carriera medico-professionale di Pagni, ma implicitamente racconta le storie, le difficoltà e le aspirazioni della categoria medica.
Autore: Redazione FNOMCeO