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Corcioni (OMCeO Cosenza): la Calabria espelle i propri medici

“La situazione della disoccupazione al Sud, in Calabria in particolare, è seria. Le possibilità di occupazione saranno modeste nei prossimi anni e saranno comunque inferiori rispetto al numero di laureati in Medicina. Anche il turn over dovuto ai medici che andranno in pensione è già coperto. Su 570 giovani medici, tutti sotto i 35 anni, iscritti all’Ordine, nessuno di essi, negli ultimi tre anni, ha trovato lavoro in Calabria. Chi può emigra all’estero, è l’unica opportunità. Le condizioni già critiche della disoccupazione in campo medico si sono aggravate con il piano di rientro a cui è sottoposta la Regione Calabria. In pratica, la Calabria espelle i propri medici dal Servizio sanitario regionale e dalla Sanità in genere”.

Parla così Eugenio Corcioni, Presidente dell‘OMCeO della provincia di Cosenza, ed esprime con amarezza le drammatiche condizioni in cui si trovano a vivere i giovani medici. Lo ha fatto sabato 24 maggio, in un giorno interamente dedicato al tema “La professione medica: prospettive formative e occupazionali”. Un convegno dell’Ordine per i giovani medici, molto partecipato.

Quattro relazioni per focalizzare il quadro della situazione: “Primi passi nella professione medica” (Pierino Di Silverio, consigliere OMCeO di Napoli e componente Osservatorio giovani FNOMCeO); “La programmazione del fabbisogno di personale medico nel decennio 2014-2023. Curve di pensionamento, fabbisogni specialistici e numero chiuso per l’accesso alle scuole di Medicina e Chirurgia” (Domenico Montemurro, ANAAO giovani e coordinatore Osservatorio giovani FNOMCeO); “Il corso di formazione specifica in Medicina generale” (Gianluca Fontana, rappresentante formazione FIMMG); “La formazione post-laurea del medico nel SSN e possibilità di impiego” (Franco Medici, Vice-segretario nazionale SMI).

Relazioni che hanno dimostrato che ci si muove “in un quadro normativo e organizzativo complesso e incerto – afferma Corcioni tanto sotto il profilo delle responsabilità che delle garanzie previdenziali”.

Il Vice-presidente dell’ENPAM Giampiero Malagnino ha illustrato le linee e le strategie sulle quali si è mosso l’Ente di previdenza e assistenza dei medici negli ultimi anni. E proprio la previdenza e l’assistenza sono le due mission dell’ENPAM, è stato detto da diversi medici presenti in sala. Malagnino ha spiegato che “l’ENPAM ha 15 miliardi di patrimonio e investe un miliardo in diverse attività finalizzate a dare risposte alle esigenze dei medici. Per esempio, investiamo in RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), oppure in immobili della grande distribuzione, nonché in una quota parte di quel 7 per cento di brevetti di farmaci, frutto della ricerca fatta in Italia, ma sono brevetti che poi vanno all’estero. In questo settore, investiamo qualcosa come 150 milioni di euro e, assieme alla Luiss, stiamo valutando quanto lavoro può venire da questa operazione. Se non c’è lavoro, non c’è previdenza – ha detto ancora Malagnino ecco perché diamo anche assistenza ai giovani. Un’assistenza intesa non come nei tempi che furono, ma un’assistenza ai giovani che avviano delle start up, che investono la propria intelligenza e competenza, giovani medici per i quali non esistono ammortizzatori sociali come per altre categorie di lavoratori”.

Dodici lavori scientifici, già pubblicati in riviste internazionali di Medicina, sono stati presentati da altrettanti giovani medici iscritti all’Ordine di Cosenza. Al termine dell’evento, i neo iscritti all’Ordine hanno prestato il Giuramento professionale, ricevendo il testo su una pergamena personalizzata. 

Autore: Redazione FNOMCeO

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