La Suprema Corte ha osservato che, in caso di comorbilità del paziente, la condotta dei sanitari costituisce certo una concausa che a tale evento ha condotto insieme con le condizioni patologiche preesistenti. Le condizioni patologiche preesistenti devono essere riguardate come concause dell’evento, che, secondo insegnamento da tempo acquisito (Cass. n. 15991/2011), sono irrilevanti agli effetti della determinazione e commisurazione della responsabilità. In base al principio dell’equivalenza causale l’autore del comportamento imputabile risponderà, infatti, per intero delle conseguenze derivanti dall’evento lesivo, ancorché a quest’ultimo abbia concorso, sia pure con rilievo preponderante, la causa naturale preesistente.
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