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Corte di Cassazione, Sez. V Penale, udienza del 6/12/2024 (depositata 24/02/2025), n. 7397 – Referto medico

La Suprema Corte ha affermato che un referto medico falso a causa delle non veritiere dichiarazioni del paziente non può considerarsi un’ipotesi di falso ideologico per induzione se concerne il dato relativo all’eziologia del trauma, non rientrante nel potere certificativo del medico.

In particolare la diagnosi e le valutazioni compiute dal medico, al pari degli enunciati in fatto, possono essere non veritieri; sicché, nell’ambito di contesti che implicano l’accettazione di parametri valutativi normativamente determinati o tecnicamente indiscussi, le valutazioni formulate da soggetti cui la legge riconosce una determinata perizia possono non solo configurarsi come false, ma posso rientrare altresì nella categoria della falsità ideologica che allochi il giudizio e faccia riferimento a criteri predeterminati, in modo da rappresentare la realtà al pari di una descrizione o di una costatazione, sicché è ideologicamente falsa la valutazione che contraddica criteri indiscussi o indiscutibili e sia fondata su premesse contenenti false attestazioni

Tuttavia, nel caso di specie, la falsa rappresentazione non riguarda l’esistenza e consistenza delle lesioni, né la compatibilità del trauma con le dichiarazioni del paziente, che le sentenze non hanno messo in dubbio, né tantomeno il fatto storico che i pazienti avessero reso le dichiarazioni indicate nel referto. Essa, al contrario, concerne il dato relativo all’eziologia del trauma, certamente non rientrante nel potere certificativo del medico.

Autore: Chiara di Lorenzo - Ufficio Legislativo FNOMCeO

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