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DA VIBO VALENTIA UNA NUOVA SFIDA ALLE DISEGUAGLIANZE

Un vero e proprio Manifesto contro le diseguaglianze di salute scaturirà dalla sintesi delle conclusioni a cui sono giunti i cinque gruppi di lavoro nell’ambito del convegno “Contrasto alle diseguaglianze nell’accesso alle cure: Medici in prima linea” che si è tenuto a Vibo Valentia venerdì 18 e sabato 19 novembre.

Il Manifesto così concepito sarà portato all’attenzione del Comitato centrale della Federazione. E’ stato il segretario della FNOMCeO Luigi Conte a delineare il percorso attraverso il quale si arriverà all’emanazione del Manifesto, “dopo due giorni di lavoro da cui sono scaturite molte criticità, mentre nel Manifesto saranno indicate le proposte”, ha detto Conte. Questo sarà il Manifesto di Vibo Valentia, con la condivisione del Presidente OMCeO della città calabrese Antonino Maglia. Presenti all’evento i Presidenti OMCeO di Crotone e di Catanzaro Enrico Ciliberto e Vincenzo Ciconte.

Proprio Maglia, nel suo intervento di apertura, aveva spiegato il senso dell’iniziativa: “Il tema di questo convegno trova radice nella Costituzione. Anche in carenza di risorse finanziarie, occorre garantire il diritto alla tutela della salute a tutti, anche ai migranti. La Calabria è sottoposta a un Piano di rientro che taglia risorse e non garantisce equa distribuzione di servizi e cure, a discapito dei più deboli, e i medici sono invece in prima linea nella lotta alle diseguaglianze, con una visione globale e strategica che vuole affrontare i nodi delle politiche di sviluppo, degli stili di vita, della prevenzione, dell’offerta di servizi e di LEA coerenti,dell’eterna questione delle liste di attesa”.

Subito dopo di lui, la Presidente FNOMCeO Roberta Chersevani, nel portare il saluto e il pieno sostegno della Federazione, ha parlato di “generosità di un popolo che soffre per le diseguaglianze e si unisce per combatterle. Quello di Vibo Valentia è un Ordine piccolo come numero di iscritti, per questo confermo l’impegno della Federazione a sostegno dei piccoli Ordini e di Vibo, che è in prima linea nel gestire il fenomeno dell’immigrazione. La Federazione sosterrà il Manifesto di Vibo Valentia perché quello che diciamo qui oggi non rimarrà lettera morta”.

Dello stesso tono le parole di Giuseppe Renzo, Presidente della CAO nazionale: “Come odontoiatri facciamo parte di una squadra, quella della Federazione che porta avanti progetti che si traducono in iniziative come questa di Vibo Valentia. Il sostegno della Federazione è totale ed è bene che si crei una rete per l’odontoiatria solidale, visto che soltanto il 30-40 per cento della popolazione può accedere alle cure odontoiatriche. Noi siamo in regime libero-professionale e sosteniamo costi elevati e incomprimibili. Ben venga pertanto la proposta di collaborazione tra pubblico e privato a vantaggio dei cittadini, specialmente di quelli più deboli, tra essi i migranti”.

Tutti interventi, questi, aderenti alle proposte dei cinque gruppi di lavoro che si erano riuniti nel pomeriggio precedente alla giornata del convegno. Eccoli: Ospedale, servizio di emergenza-urgenza.Territorio: medicina generale; continuità assistenziale, specialistica.Medicina di genere. Integrazione socio psico pedagogica-Minori. Odontoiatria solidale.

La prima parte del convegno, moderata dal Vice-Presidente FNOMCeO Maurizio Scassola e dal Tesoriere Raffaele Iandolo, è stata dedicata proprio alle tematiche emerse dai gruppi di lavoro. Alle relazioni dei coordinatori Lorenzo Surace, Donatella D’Angelo, Angela Caligiuri e Giovanni Rubino, si sono aggiunti i contributi di Giuseppe Costa, docente a Torino; Roberto Testa del IV distretto ASL di Roma; Alessandro Rinaldi, ricercatore universitario. Filo conduttore le politiche e le azioni per l’integrazione e per la tutela dei diritti.  Per Musa Awad Hussein del CC FNOMCeO, “la figura del mediatore culturale è importante non solo per una questione di lingua, ma proprio per la conoscenza delle diverse culture. Abbiamo il dovere di curare,ma anche un dovere culturale”. Per Guido Giustetto, Presidente OMCeO diTorino, “esiste anche un problema di differenza dell’epidemiologia tra i vari gruppi e per tutti il problema di sistemi di controllo e di richiamo che vale sia per i cittadini italiani, sia per gli immigrati”. Loredana Pileggi,Vice-Presidente OMCeO di Vibo ha condiviso quanto sostenuto da Angela Caligiuriche e ha ricordato gli sforzi dell’ASP di Vibo dove, nel 2016, si sono verificati 26 sbarchi in località Marina.

Dettagliata relazione sulle differenze tra classi socialie tra Regioni quella di Costa, mentre Testa ha consegnato un’immagine che la dice tutta sul fenomeno migratorio del Terzo Millennio: “Gli italiani nel secolo scorso emigravano con le valige. Oggi gli immigrati arrivano senza valige, perché ogni valigia è un posto sui barconi, vale a dire 1500-2000 dollari per gli scafisti. Rinaldi ha spiegato la Rete Italiana per l’insegnamento della salute globale (RIISG).

E, sempre in tema di diseguaglianze, Rubino ha rimarcato come esse persistano anche in Odontoiatria, visto che “al Sud una persona su quattro accede a cure odontoiatriche. Il pubblico copre soltanto il 5 per cento delle cure odontoiatriche necessarie alla popolazione, tutto si fa in regime libero-professionale. Ecco il senso della nostra proposta di odontoiatria solidale, da pensare come sistema misto pubblico-privato”.

Di fronte a un fenomeno come quello delle diseguaglianze di salute che sono strettamente connesse alle diseguaglianze economiche che sisono stratificate nel mondo e in particolare nell’Occidente, di fronte a un fenomeno epocale come quello delle migrazioni, i medici si pongono in prima linea e da Vibo Valentia parte una nuova sfida che sarà sostenuta da tutta la FNOMCeO.

Orfeo Notaristefano

Autore: Redazione FNOMCeO

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