La medicina di genere interessa i principi di formazione, e la WHO ha accettato, nel 1998, la sfida lanciata dall’ ONU ben dieci anni prima, nel 1988, sul diritto egualitario alla salute anche tra generi. La metodologia comprende prevenzione, diagnostica, trattamento e riabilitazione. I dati ISTAT 2007 dimostrano il bisogno di salute nell’ 8,3% della popolazione femminile e 5% in quella maschile. Obesità e sovrappeso nella donna costituiscono una nuova area di interesse, su cui anche il Ministero della salute sta lavorando. Formazione è la parola chiave che deve interessare anche i flussi informativi, la prevenzione, la riabilitazione e la difesa della salute all’interno della famiglia. Già dal 2005 è stato avviato dal Ministero della Salute il primo tavolo tecnico in Italia e in Europa sulla medicina di genere con la partecipazione di Istituto Superiore di Sanità, Società Italiana di Farmacologia e Associazione Servizi Sanitari Regionali. Ordini professionali, Associazioni, Club Service si stanno attivando per far conoscere in primis agli operatori Sanitari l’importanza di questo nuorvo aspetto della medicina.
L’Ordine dei Medici della Provincia di Venezia, organizza questo convegno rivolto agli operatori sanitari in collaborazione con il Soroptimist International che ha nelle sua etica e finalità il Diritto alla salute e alla parità di cure per educare il pubblico sulle differenze di genere in ambito dei bisogni sanitari.
Autore: Redazione FNOMCeO