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Dalle nanotecnologie vaccini polivalenti e “a più stadi”

Grazie all’utilizzo di nanotecnologie da oggi è possibile la produzione di vaccini polivalenti di nuova generazione. Rispetto a quelli già in commercio i nuovi prodotti possono associare in un’unica iniezione preparati che stimolano il sistema immunitario nella produzione di anticorpi diversi e specifici ma in tempi differenti e programmati. Il mix di vaccini da inoculare in un’unica iniezione è diviso e introdotto in capsule di polimeri biodegradabili (già autorizzati per uso umano) che si disperdono in tempi successivi stimolando quindi il sistema immunitario in tempi diversi, stabiliti secondo il calendario vaccinale che si deve osservare.

La rivista The Guardian che ha pubblicato un articolo divulgativo su questa nuova possibilità immunoterapica ha avuto il grande merito di presentare nella forma scientificamente più corretta (e da un punto di vista comunicativo anche più efficace) la notizia. I vaccini polivalenti non sono infatti una novità e questa formulazione “a più stadi” (se non presentata correttamente) avrebbe potuto anche suffragare una delle obiezioni errate dei “No Vax”: che il pool di antigeni iniettato in un’unica soluzione provocherebbe una concentrazione di stimoli eccessiva per il sistema immunitario.

La possibilità di utilizzare un polifarmaco a “più stadi” (come giustamente evidenzia The Guardian) è invece una nuova e importante risorsa terapeutica che potrebbe essere usata anche per la cura del cancro o del diabete dove la stadiazione di più farmaci somministrati in tempi diversi può essere strategica. La sua utilizzazione nella pratica vaccinale, come sottolinea Ana Jaklenec, coautore della ricerca svolta presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) su Science rimuoverebbe  tra l’altro uno degli ostacoli logistici in grado di condizionare l’affermazione diffusa della cultura vaccinale: le difficoltà, per bimbi e famiglie, correlate alla necessità di organizzare più sedute vaccinali in tempi ravvicinati; la tecnologia permetterebbe infatti di inoculare in un’unica dose anche più vaccini polivalenti.


Fonti
https://www.theguardian.com/society/2017/sep/14/multiple-time-delayed-drugs-could-be-given-in-single-injection-say-scientists
http://science.sciencemag.org/content/357/6356/1138.full
www.torinomedica.com

Autore: Redazione FNOMCeO

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