Italia più protagonista nella UEMS e, in generale, nelle rappresentanze mediche europee. È l’auspicio di Nicolino D’Autilia, presidente dell’Ordine di Modena e coordinatore dell’Ufficio estero della FNOMCeO, nei giorni in cui la Federazione accoglie a Napoli il convegno annuale dell’Unione Europea dei Medici Specialisti. All’ombra del Vesuvio, infatti, tra venerdì 7 e sabato 8 ottobre sono in programma le riunioni del Board e dell’Assemblea Plenaria UEMS, preceduti dai Gruppi di Lavoro e dal Forum di discussione di giovedì 6. Un appuntamento di particolare rilievo, quello di Napoli, perché sancirà l’elezione dei membri del nuovo Esecutivo allargato (Presidente, Segretario Generale, Tesoriere, e i 4 Vice Presidenti). Scopriamo insieme a D’Autilia quali sono le candidature italiane.
Presidente D’Autilia, la FNOMCeO accoglie la UEMS a Napoli per il suo convegno annuale. E sarà un appuntamento di rinnovo-cariche. Cosa dobbiamo attenderci da questa assise?
La UEMS è una delle massime espressioni europee della medicina specialistica. La FNOMCeO, proseguendo nella politica di maggior coinvolgimento dell’Italia, ospita quest’anno a Napoli la Commissione europea. Certamente è interesse dei medici italiani affermare il principio di una loro maggiore rappresentatività nell’Esecutivo della UEMS.
I medici italiani proporranno dei nomi per questo rinnovo? E, se si, quali sono le caratteristiche dei candidati italiani?
Noi presentiamo le candidature di Giorgio Berchiggi, già componente dell’esecutivo da alcuni anni, e di Salvatore Ramuscello, il nostro capo-delegazione, Chirurgo attualmente impegnato presso l’ospedale di Chioggia.
In ambito europeo sono molte le sigle che rappresentano in vario modo la professione medica, ma la UEMS ha delle caratteristiche peculiari dal punto di vista della capacità di essere presenti anche con le istituzioni europee. La FNOMCeO osserva il mondo delle specialità con un attenzione particolare?
Certamente, e il recente convegno di Udine organizzato dalla FNOMCeO lo testimonia in maniera molto chiara. L’omogeneità dei percorsi formativi e la libera circolazione dei professionisti costituiscono, in questo senso, punti di riferimento per una discussione sempre aperta tra i partner europei. Anche la riunione di Tallin ha sancito un ruolo della Federazione Nazionale degli Ordini come interlocutore accreditato a livello internazionale.
Pare che le rappresentanze mediche europee stiano vivendo un momento di grande attivismo: forse le modifiche delle direttive europee – come registrato recentemente a Udine – stanno mettendo in moto un nuovo e più consapevole protagonismo?
Non c’è dubbio che si sia rinnovato uno spirito di maggiore coinvolgimento delle professioni sanitarie nel processo di integrazione europea e questo anche alla luce della revisione della Direttiva europea sul Mercato. La specificità dei medici ( e delle professioni sanitarie) è stato un giusto riconoscimento ad una professione che non può e non deve essere "imparentata" con altri mestieri.
Autore: Redazione FNOMCeO