Diabesità: in una sola parola, due malattie croniche che, insieme, innescano un circolo vizioso in cui una alimenta l’altra, ampliando il quadro clinico del paziente e portando allo sviluppo di più patologie, tra cui la sindrome metabolica e malattie vascolari correlate.
Il volume “Diabesità – Come prevenire e curare la malattia del terzo millennio” (Franco Angeli, prima edizione 2022) di Francesco Morelli, specialista in Scienza dell’alimentazione, Cardiologia ed Endocrinologia a indirizzo diabetologico e metabolico vuole essere una sintesi di quanto la ricerca ha messo a fuoco sulle più recenti conoscenze di queste due malattie del benessere.
Definite come le più classiche delle malattie metaboliche, sono la conseguenza del consumismo e della globalizzazione. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero di persone in sovrappeso nel pianeta è raddoppiato dal 1980. Oggi più di 600 milioni di adulti sono obesi e il diabete di tipo 2, conseguenza dell’obesità, nel 2025 riguarderà 330 milioni di persone. L’Italia – con il tasso di obesità infantile del 9% – è uno dei paesi europei più colpiti dal fenomeno, con importanti conseguenze sulla qualità della vita dei pazienti e sulle spese sanitarie.
Per contrastare queste due malattie e prevenirle è necessario modificare quanto prima il proprio stile di vita: aumentare l’attività fisica, diminuire il consumo di calorie e di grassi animali, incrementare quello di frutta e verdura. Bisogna imparare a nutrirsi in modo sano e avviare un’educazione alimentare che inizi nell’infanzia e duri tutta la vita, per mantenere nel corso degli anni il giusto peso corporeo ed evitare eccessive oscillazioni.
Abbinando rigore e evidenze scientifiche a un linguaggio semplice, scorrevole, a tratti divertente questo libro, ricco di dati, tabelle, illustrazioni è un’utile guida per gli addetti ai lavori e per tutti coloro che, diabetici e non, desiderino approfondire e comprendere il funzionamento del metabolismo che, in ultima analisi, si può considerare come il “motore principale” del nostro organismo.
A cura dell’Ufficio Stampa e Informazione FNOMCeO
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO
