Problemi nell´interazione sociale, comunicazione attraverso modelli ristretti, ripetitivi o stereotipati di comportamento, interessi e attività: sono questi i principali sintomi del Disturbo dello Spettro Autistico (Asd), che include manifestazioni di diversa gravità ed espressività.
Un individuo su cento, nel mondo, ha ricevuto una diagnosi di Asd, disturbo dello spettro autistico: i più recenti dati epidemiologici indicano che la prevalenza a livello mondiale del Disturbo dello Spettro Autistico è molto più elevata di quanto si pensasse, sino ad arrivare alla prevalenza di uno su 57 indicata dai dati USA.
La diagnosi è complessa, basata su valutazioni comportamentali: i primi fattori di rischio possono essere identificati già a 18 mesi, mentre una diagnosi da parte di un’equipe specializzata è possibile dai 24 – 36 mesi, permettendo un intervento precoce. Fondamentale, dunque, il ruolo della famiglia, sia per la valutazione dei primi segnali sia per la presa in carico del bambino.
Alle “Terapie mediate dai genitori nel disturbo dello spettro autistico: dai modelli teorici alla pratica clinica” è dedicato il Corso che si svolgerà suddiviso in tre sabati di giugno, il 9, 16 e 23, presso l’Università Pontificia Salesiana, Piazza dell’Ateneo Salesiano 1, Roma.
Il corso è aperto a diverse figure professionali – Medico Chirurgo, Psicologo, TNPEE, Logopedista, Educatore Professionale, Tecnico della riabilitazione Psichiatrica, Terapista Occupazionale – ed eroga 24 crediti Ecm.
Tra i docenti del corso – i cui responsabili scientifici sono Andrea Pagnacco, Neuropsichiatra infantile e Direttore Sanitario Gruppo Audiomedical e Martina Balbo di Vinadio, Psicologa, Giovanni Valeri, Neuropsichiatra infantile presso l’Ospedale pediatrico Bambin Gesù. Dal percorso formativo prenderà il via uno studio evidence based che misurerà i risultati degli interventi delle Terapie mediate dai genitori sul Disturbo dello spettro autistico.
Autore: Redazione
