Sempre meno sbocchi lavorativi per i professionisti della Sanità, soprattutto per infermieri e tecnici radiologi: è quanto emerge dal rapporto Almalaurea 2014.
Ma il calo dell’occupazione riguarda anche i medici? Se lo è chiesto Mauro Miserendino di Doctor33, che ha girato la domanda al Segretario della FNOMCeO, Luigi Conte.
Il quale, nell’articolo di apertura della newsletter di oggi, così risponde: “Quando parliamo di specializzandi, trattiamo ormai di 3500 medici avviati alla dipendenza (contro 5 mila e passa di due anni fa) su 10 mila immatricolati annui al corso di studi di Medicina. Nel complesso, però, lo Stato sta disinvestendo su tutte le professioni sanitarie”.
E continua: “Con la scusa che il personale pesa più delle altre voci sui bilanci, si blocca il turn-over, si mandano a casa i titolari di contratti atipici, s’incentiva il personale che costa meno ma non per valorizzarlo quanto per fare una sanità con meno professionisti. Che non ha domani”.
Netta la conclusione: “Con i tagli non si risponde alle esigenze della popolazione – afferma infatti Conte –. È il momento di dire chiaro che medici e infermieri sono indispensabili al Ssn ed è altresì necessario fare chiarezza sui dati occupazionali e di demografia dei professionisti”.
Per questo, secondo il Segretario della FNOMCeO, è necessario “un organismo unico a livello nazionale che offra dati certi su cui calcolare i fabbisogni di professionisti della sanità”.
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Autore: Redazione FNOMCeO