Doctornews: Conte e il precariato

Riportiamo da Doctornews l’intervista rilasciata dal segretario nazionale della FNOMCeO, Luigi Conte, sui temi del precariato dei medici.

Conte (Fnomceo), precariato fenomeno allarmante e non tollerabile
«Non è tollerabile che professionisti di quaranta o cinquant’anni siano costretti a lavorare a gettone nei pronto soccorso o all’interno di reparti che non hanno potuto sostituire i colleghi andati in pensione». Lo evidenzia il segretario generale Fnomceo Luigi Conte a proposito di una delle criticità principali tra quelle poste all’attenzione dalla relazione di martedì nel corso dell’audizione alla Camera. I numeri del fenomeno forniti da Fnomceo sono emblematici: «Trenta-quarantamila precari, di cui 8mila medici, guardando solo ai contratti a tempo determinato, senza contare altre forme di precarietà, concentrate peraltro in punti nevral gici dell’assistenza, in particolare in alcune Regioni». Un fenomeno quello del precariato che come sottolinea Conte «si è ampliato attraverso le varie finanziarie realizzate dai governi Berlusconi e Monti: si è bloccato il turnover e si fa fronte alle esigenze ricorrendo ai cosiddetti gettonisti o al lavoro precario, che sicuramente non offre nessuna stabilizzazione e sicurezza per il futuro». Disoccupazione e precariato possono trascinare con sé altre conseguenze preoccupanti: «si perde il contatto con la professione – spiega Conte – e si crea una profonda demotivazione, che può sfociare talvolta in comportamenti deontologicamente poco corretti». Tra questi il segretario generale Fnomceo segnala quello del prestanomismo «un professionista laureato, che non vede sbocchi di carriera professionale può prestare la propria opera a favore di attività non propriamente consone alla professione».

Autore: Redazione FNOMCeO

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