Dodici punti, altrettante azioni da mettere in atto per combattere la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari. A presentarli, il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, aprendo questo pomeriggio a Foggia le celebrazioni per la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza verso gli operatori sanitari e sociosanitari.
Investire sui professionisti, innanzitutto: aumentandone il numero e tutelando il loro ruolo professionale. Concludere l’aggiornamento della Raccomandazione Ministeriale n. 8 del 2007 per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari. Rafforzare poi i sistemi di gestione del rischio clinico e risk management, implementando le misure che consentono la riduzione dei fattori di rischio anche strutturali, tecnologici ed organizzativi. Prevedere la presenza di mediatori culturali nei pronto soccorso, negli ospedali e strutture sanitarie, al fine di migliorare la comunicazione con i pazienti o i parenti. Migliorare il «pacchetto sicurezza», con telecamere, dispositivi di sicurezza (uomo a terra – geolocalizzazione) e di allarme rapido, introducendo un coordinamento con le questure per l’intervento delle forze dell’ordine, prevedendo la presenza di personale di vigilanza nei pronto soccorso e nei luoghi ad alto rischio. Riorganizzare l’accesso nelle strutture sanitarie attraverso misure organizzative e tecnologiche quali ad esempio il telecontrollo dei visitatori. Rendere sicuri i presidi sanitari ad alto rischio, come le guardie mediche isolate, monitorando l’applicazione delle prescrizioni previste dal documento di valutazione del rischio per la prevenzione della violenza.
Ancora, fornire il supporto psicologico e legale agli operatori vittima di violenza. Predisporre percorsi di formazione per il personale al fine di migliorare la comunicazione e gestire gli episodi di violenza.
Promuovere campagne di sensibilizzazione pubblica periodiche nazionali e locali, anche in collaborazione con le associazioni dei cittadini. Adottare i regolamenti per l’attuazione della normativa sulla procedibilità d’ufficio prevista dalla legge 113/2020. Istituire infine un fondo speciale dedicato al contenimento del fenomeno.
Piena condivisione d’intenti ha dimostrato il Ministro della Salute Orazio Schillaci, presente a Foggia: Anelli lo ha ringraziato per gli interventi già messi in campo, tra i quali l’arresto in flagranza differita per chi aggredisce un operatore sanitario, istituto già applicato negli ultimi episodi di violenza.
“Nel corso degli anni – ha affermato il Ministro Schillaci – purtroppo, c’è stata a una escalation di violenza: operatori sanitari e sociosanitari con minacce, insulti, feriti, uccisioni. Una violenza inaccettabile, che condanniamo con fermezza, e a fronte della quale non siamo rimasti a guardare. Oggi siamo qui per ribadire il nostro impegno per la sicurezza delle donne e degli uomini che si prendono cura della nostra salute; un impegno che abbiamo messo in campo da subito e che rinnoviamo ogni giorno. Perché sono inaccettabili le aggressioni come è inaccettabile la devastazione di reparti o pronto soccorso”.
“La sicurezza del personale sanitario e sociosanitario – ha continuato – non è un mero slogan, è una vera priorità. Per questo abbiamo approvato norme per non lasciare impuniti gli aggressori, con la procedibilità d’ufficio e pene più severe, e potenziato la vigilanza con più presidi di polizia negli ospedali. Fino ad arrivare all’ultima legge che ha introdotto l’arresto in flagranza di reato anche differita: in questi mesi abbiamo letto di arresti in seguito ad atti di violenza nei confronti di personale sanitario, questo significa che la norma viene applicata. Sono state inasprite anche le sanzioni per chi danneggia strutture pubbliche e abbiamo previsto che parte dei fondi del PNRR possano essere utilizzati per potenziare i sistemi di sorveglianza. Credo si debba riconoscere al Governo di aver messo in campo misure importanti, condivise con le categorie, per scoraggiare la violenza e aumentare i livelli di sicurezza per il personale”.
Impegno confermato anche dal Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, tra i primi a portare a Foggia la solidarietà del Governo dopo l’aggressione dello scorso 4 settembre. Evento che ha portato a scegliere il capoluogo pugliese come sede per le celebrazioni e che è stato spesso ricordato nel corso della Giornata.
“Accogliamo questo evento nazionale di sensibilizzazione per la sicurezza negli ambienti sanitari – ha commentato la Sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo – con grande senso di responsabilità e impegno. Foggia è una città che ha sempre dimostrato grande attenzione alla tutela dei diritti e della dignità delle persone, e oggi siamo particolarmente orgogliosi di ospitare questa iniziativa. Vogliamo essere parte attiva di un cambiamento culturale che promuova il rispetto e la sicurezza per chi, con dedizione e sacrificio, lavora per il benessere della comunità. Mi auguro che questa giornata possa essere un’occasione di riflessione e di impegno concreto per trovare soluzioni efficaci, sensibilizzare l’opinione pubblica e tutelare operatori sanitari, affinché possano lavorare in un ambiente sicuro. La salute e il benessere di ogni cittadino dipendono anche dal rispetto che dobbiamo a chi, ogni giorno, dedica la propria vita alla cura del prossimo”.
“Gli ospedali sono luoghi di assistenza e cura – ha spiegato il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – dove i comportamenti violenti sono semplicemente inaccettabili. La tutela di pazienti, medici, infermieri e operatori sanitari deve essere una condizione che va garantita e assicurata sempre. L’accordo con le Prefetture mira ad aumentare la sorveglianza e il pronto intervento delle Forze dell’Ordine e agisce sul fronte della protezione e della repressione. Stiamo però lavorando anche sulla formazione degli operatori sanitari per migliorare la loro comunicazione con pazienti e familiari per prevenire sul nascere ogni forma di aggressività2.
“Il 12 marzo è la Giornata di contrasto a tutte le forme di violenza nei confronti degli operatori sanitari – ha concluso il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Foggia, Pierluigi De Paolis. La Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri, nella persona del Presidente Anelli e del suo Comitato centrale, ha deciso di celebrare questa Giornata quest’anno a Foggia. La decisione ovviamente scaturisce dagli episodi di aggressione dello scorso autunno. Ma noi dobbiamo andare oltre quegli episodi. Dobbiamo soprattutto cercare di ricostruire un rapporto di fiducia, un rapporto di giusta mutualità tra i nostri cittadini e gli operatori sanitari. C’è necessità che questo rapporto ritorni ad essere nei giusti binari. Ringraziamo di questa fiducia la Federazione e il Presidente Anelli e siamo pronti come città a risorgere come la Fenice, come ha sempre fatto questa città anche in passato, come è risorta dopo il terremo del 1731 e dopo i bombardamenti del 1943. Ecco, anche da questo schiaffo il mondo della Sanità deve risorgere e deve continuare il suo lavoro e deve costruire un rapporto sempre più forte con i nostri cittadini, con i nostri assistiti. E la nostra Sanità può essere anche il volano per far crescere la nostra città. Abbiamo un Policlinico ed una Università che stanno raggiungendo nuove vette per qualità ed eccellenza. Ebbene, che sia un volano la nostra Sanità per la nostra città e per la nostra provincia: questo è l’augurio che vogliamo scaturisca da questa importante Giornata”.
Ufficio Stampa FNOMCeO
informazione@fnomceo.it
12 marzo 2025
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO