Donne al lavoro sulla professione medica al femminile

Fra le tante partecipanti e i pochi partecipanti del gruppo di lavoro: “Professione medica al femminile: oltre le pari per le nuove opportunità si è vissuto un inesauribile scambio di idee, attraversando il mondo della sanità da tanti punti di vista.

Forte è emersa la necessità di essere trasversali e presenti, con il proprio contributo, in tutti i grandi temi trattati dalla Federazione, perché l’approccio della sensibilità di genere può orientare e favorire una rinnovata responsabilità sociale ed etica.

Caratteristica dominante del gruppo di lavoro la passione e a volte la delusione e la rabbia nello scoprire come poco sia applicata, nei contratti e nelle convenzioni, dopo tanti anni, una legge fondamentale, quella di tutela della lavoratrici madri la 1204/71 – e come i luoghi stessi di lavoro abbiano necessità, soprattutto nel caso della continuità assistenziale, di strumenti e di sicurezza opportuni.

Sono state presentate proposte concrete tenendo conto delle organizzazioni del lavoro per valorizzare le specificità e i contributi individuali, le esigenze legati anche al ciclo di vita attraversato a vantaggio delle aziende sanitarie e di chi ci lavora.

Per i prossimi rinnovi di convenzioni e contratti si intende  avere contatti  proficui con le forze sindacali.
Nello specifico per la dipendenza si vuole sostenere

– l’obbligatorietà della sostituzione di Dirigenti Medici in astensione dal lavoro per maternità

– la rimodulazione degli orari di lavoro che consenta a un genitore di assentarsi, con un permesso retribuito fino a  fino a 8 giorni l?anno per i figli fino a 14 anni ,

– l’ottenimento, per particolari esigenze familiari, di un regime di impegno orario ridotto.

– la destinazione dei risparmi derivati dal part time ai fondi aziendali, con il 20% della quota di risparmio accreditato al fondo di risultato che dovrà essere collegato a progetti specifici.

– il diritto a fruire dei benefici della legge n. 104/ 1992 con attività compatibili ad attività finora svolta

Nella convenzione Mg si sottolinea come la percezione e i bisogni dello stato di salute dei cittadini abbiano portato un  incremento del carico di lavoro per la gestione della cronicità, che supera le otto ore giornaliere, senza che si siano ottenuti garanzie e tutele
Per le donne è stata ridimensionata l’autonomia lavorativa e organizzativa.
Per garantire i cambiamenti sociali sarà necessario rivedere rapporti di lavoro e norme tenendo conto che i MG e i medici di continuità assistenziale non possono beneficiare né del part time ne della 104.
Per la convenzione specialistica si chiede la valorizzazione della maternità anche per le colleghe con incarico a tempo determinato. Ancora  le pediatre chiedono  normative che consentano affiancamenti temporanei non soltanto per maternità  ma anche per altri carichi familiari.
Non si hanno dati certi sulla presenza nella rappresentanza sindacale e si ritiene opportuno una ricognizione della presenza femminile ai vertici sindacali nazionale e regionali, e ai vertici delle società scientifiche della  Federazioni italiane Società medico scientifiche.

Autore: Redazione FNOMCeO

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