"Policlinico, di notte in corsia solo studenti" è il titolo con il quale L’Arena, quotidiano di Verona di domenica 27 luglio, riporta la notizia di un blitz effettuato da venti volontari di Cittadinanzattiva presso il Policlinico di Borgo Roma e al Maggiore di Borgo Trento, che avrebbe evidenziato, nei tredici reparti visitati, la sola presenza nelle ore notturne di medici specializzandi.
Sempre secondo il quotidiano a questa iniziativa ha fatto seguito, sempre da parte dell’associazione dei cittadini, un esposto alla Procura della Repubblica di Verona per il mancato rispetto di quanto previsto dal Decreto Legislativo n° 368/99 art. 38 che fissa diritti e doveri dei medici in formazione specialistica.
Il fatto, che inevitabilmente ha avuto ampia risonanza in ambito regionale, ha spinto il Consiglio Direttivo dell’Ordine di Padova, su iniziativa del presidente Maurizio Benato, ad approvare una mozione nella quale, "anche accogliendo le istanze degli specializzandi di Padova a tutela della qualità professionale dei medici nei confronti del cittadino utente ribadisce che, nel rispetto della normativa:
– ogni attività formativa e assistenziale dei medici in formazione specialistica deve svolgersi sotto la guida di tutori designati dal Consiglio della Scuola sulla base di documentata capacità didattico-formativa;
– la formazione del medico specialista deve implicare la graduale assunzione di compiti assistenziali e l’esecuzione di interventi con autonomia, vincolate alle direttive ricevute dal tutore, di intesa con la Direzione sanitaria e con i dirigenti responsabili delle strutture delle aziende sanitarie presso cui si svolge la formazione;
– in nessun caso, comunque, l’attività del medico in formazione specialistica deve considerarsi sostitutiva del personale di ruolo".
"Questo Ordine – continua la mozione – quale organo ausiliario dello Stato e con la responsabilità che gli deriva dal ruolo politico professionale, ribadisce che:
– mantiene il suo impegno in tutte le iniziative che favoriscano il miglioramento della qualità della formazione medica specialistica in Italia e che consentano il raggiungimento di una preparazione in linea con gli standards europei nel rispetto della normativa vigente;
– si impegna in particolare sui seguenti punti qualificanti:
1. attivare al più presto in tutte le Regioni osservatori per la formazione del medico specialista al fine di valutare l’adeguatezza degli standards formativi delle scuole di specializzazione;
2. proporre un esame di accesso alle scuole di specialità che rispetti tempistiche adeguate e standardizzate, in modo da consentire al giovane laureato di conseguire l’abilitazione alla professione medica e successivamente concorrere per l’accesso alle scuole di specialità con un corretto iter e senza inopportuni rallentamenti;
3. uniformare l’esame di accesso alle scuole di specializzazione medica alle altre realtà europee, stabilendo un concorso unico nazionale che sia reale strumento meritocratico;
4. sollecitare l’emanazione di una direttiva ministeriale che disciplini l’inquadramento del medico in formazione specialistica nell’ambito sanitario in cui si forma, impedendo le arbitrarie interpretazioni a livello locale che hanno determinato fino ad oggi forti asimmetrie nei diversi atenei, nonché obblighi il medico in formazione specialistica alla iscrizione all’Ordine professionale di competenza".
"Confidando nella disponibilità delle istituzioni – conclude il documento – a considerare con opportuna attenzione la criticità delle problematiche presentate e in uno spirito di proficua collaborazione, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Padova mette a disposizione ogni competenza e la sua conoscenza profonda delle realtà territoriali, per la pianificazione e la realizzazione degli interventi auspicati".
Autore: Redazione FNOMCeO