Partirà a novembre in tutta Italia e per tutti i neonati la campagna di immunizzazione passiva contro il Virus respiratorio sinciziale, causa di infezioni anche gravi come bronchioliti e polmoniti. La Conferenza Stato-Regioni ha infatti approvato l’intesa sulla campagna, che offrirà l’anticorpo monoclonale Nirsevimab ai nati a novembre e nei cento giorni precedenti, e ai bambini fragili con meno di 24 mesi.
Tra i bambini piccoli, fino ai due anni, il virus respiratorio sinciziale è la più comune causa di ricovero in ospedale nel mondo e nei primi 6 mesi di vita si parla a livello globale di 1,4 milioni di ricoveri e 27.300 decessi. Nell’Unione Europea, aggiungendo Norvegia e Regno Unito, il virus porta in ospedale circa 213.000 bambini sotto i cinque anni, alcuni dei quali in terapia intensiva.
Quali sono le strategie – farmacologiche e non – per prevenirlo? E che differenza c’è tra un vaccino e un anticorpo monoclonale?
La giornalista scientifica Roberta Villa ci spiega tutto in questa scheda di “Dottore, ma è vero che?” , il sito della FNOMCeO nato per rispondere alle domande dei cittadini sulla loro salute, disponibile al link: https://dottoremaeveroche.it/prevenire-infezione-da-virus-respiratorio-sinciziale/
Autore: Redazione