ENPAM al Governo: “Risarcimento per tutti i camici in bianchi morti per Covid-19”

L’ENPAM si appella al Governo affinché i familiari di tutti i camici bianchi caduti lottando contro il Covid-19 ricevano un risarcimento.

Lo Stato, tramite l’Inail, ha infatti deciso di riconoscere un risarcimento ai medici dipendenti, parificando retroattivamente il Covid-19 a infortunio sul lavoro. La misura però non ha effetto per liberi professionisti e parasubordinati. “Anche loro però erano sul fronte a combattere a mani nude – dice il presidente dell’ENPAM Alberto Oliveti – . Sarebbe dunque giusto e perequativo riconoscere ai familiari lo stesso risarcimento previsto per gli assunti”.

“Se infatti il Covid-19 ha avuto effetti devastanti sulla categoria medica è anche dovuto a responsabilità che non possiamo dimenticare ­– continua il presidente dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri –. Se i colleghi hanno pagato con la vita è anche per via di tre cose che non ci sono state: protezioni, distanziamento e diagnosi precoci”.

“Ricordo anche che come ENPAM già il 23 aprile abbiamo deliberato di aggiungere fino a 20 anni di anzianità contributiva ai medici e ai dentisti morti a seguito del Covid-19, una misura che in certi casi potrebbe portare a vedove e orfani una pensione raddoppiata rispetto a quella effettivamente maturata – dice Oliveti – . Attendiamo però ancora il via libera dai ministeri vigilanti”.

L’ENPAM ha inoltre avviato una revisione delle coperture assicurative per i medici e gli odontoiatri in modo da includere per il futuro anche situazione come questa.

Autore: Redazione

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