Il 20 dicembre scorso, la Commissione Europea ha adottato le disposizioni relative ad un elenco minimo di elementi da inserire in una prescrizione medica che possa essere riconosciuta negli Stati UE. La direttiva 2012/52 dovrà essere adottata nel diritto nazionale degli Stati membri entro il 25 ottobre 2013.
MEP Tonio Borg, Commissario Europeo per la Salute e la Politica dei consumatori, ha dichiarato: "L’anno scorso, la Commissione ha adottato una legislazione sui diritti dei pazienti per l’assistenza sanitaria transfrontaliera. L’adozione odierna di un codice di condotta per le prescrizioni transfrontaliere è un passo essenziale per il raggiungimento del’obiettivo principale di questa normativa: garantire che i diritti dei pazienti di accesso alle cure di buona qualità nei confini dell’Unione europea diventi una realtà. Queste regole aiuteranno sicuramente i pazienti che viaggiano in un altro Stato membro ad ottenere le medicine di cui hanno bisogno nel Paese in cui sono, grazie alla prescrizione transfrontaliera".
Nel complesso, il numero di prescrizioni transfrontaliere, è bassa circa 2,3 milioni di euro all’anno – che si traduce tra lo 0,02% e lo 0,04% di tutte le prescrizioni dell’UE. Tuttavia, per gruppi specifici di pazienti, il miglioramento delle regole per il riconoscimento delle prescrizioni transfrontaliere, fa la differenza. Ad esempio, per i pazienti con malattie croniche che desiderano recarsi in un altro Paese, per i pazienti che vivono in regioni frontaliere o degli Stati membri più piccoli, per i pazienti con una malattia rara.
Con l’attuale diversità delle prescrizioni in tutta l’UE, si stima che oltre la metà dei pazienti hanno problemi di riconoscibilità della prescrizione. Le nuove norme in materia prescrizioni assume la forma di una direttiva di esecuzione. Esse introducono un insieme di elementi descrittivi per aiutare a identificare i medici, i pazienti e prodotti prescritti. Non per quanto riguarda il formato o l’aspetto, o la lingua utilizzata nella prescrizione. Né precludono ulteriori elementi, in linea con le pratiche locali, che vengono aggiunti dai medici.
I punti di contatto nazionali, stabiliti nell’ambito direttiva cross-border healthcare, informeranno i pazienti sul diritto di viaggiare con la prescrizione transfrontaliera, nonché l’elenco minimo di elementi che essa deve contenere.
Autore: Redazione FNOMCeO