Report n. 30/2010
I FIGLI SPESSO VITTIME DEI CONFLITTI DEI GENITORI: MIGLIAIA DI PERIZIE PSICOLOGICHE DEPOSITATE NEI TRIBUNALI
Il numero dei divorzi e delle separazioni, nel nostro Paese, (e nel resto del mondo) sta assumendo aspetti preoccupanti. Nel 2009 100 mila ragazzini tra cui 66 mila minorenni hanno “subito” la separazione dai genitori e 50 mila il divorzio.
Negli ultimi dieci anni, secondo i dati dell’Associazione matrimonialisti italiani, 1,4 milioni di figli sono stati coinvolti nello sfascio della propria famiglia. Ogni anno in Italia si contano 160 mila nuovi separati, 100 mila nuovi divorziati e la rottura di 20 mila famiglie di conviventi. Il Presidente dell’AMI (Associazione matrimonialisti italiani) Ettore Gassani parla della contesa dei figli come di un “bottino di guerra”.
Non pochi esperti stanno proponendo di deistituzionalizzare l’istituto giuridico-sacramentale e parlano di matrimonio a tempo (da 4 a 6 anni) eventualmente rinnovabile. Le conseguenze negative di questo triste fenomeno ricadono ovviamente sui figli che divengono “vittime” incolpevoli dei conflitti genitoriali.
Il Ministro Vaticano della famiglia, Mons. Antonelli recentemente sulla “Stampa”, nell’ambito di un dibattito sulla pedofilia, ha affermato che “in Francia i figli di genitori separati, nella percentuale del 25%, continuano a presentare, anche a distanza di anni, problemi psicologici e di adattamento sociale. Costituiscono il 50% dei tossicomani e l’80% dei ricoverati in psichiatria”.
Un invito esplicito a non sottovalutare la sofferenza che comporta per bambini e ragazzi la separazione tra genitori. Va infatti ricordato che la vera differenza non è tra i figli di separati e quelli di coppie unite, ma tra i figli di coppie gravemente conflittuali e non. E’ dunque la qualità delle relazioni tra genitori che fa la differenza. I figli di genitori separati non sono una categoria speciale ma possono diventarlo se l’astio, il rancore e la sofferenza accecano i genitori al punto di interrompere ogni dialogo riducendo la comunicazione allo scambio di messaggi ostili.
Il divorzio può causare disturbi psichici ai figli
Se la lontananza tra due coniugi divorziati può essere la soluzione migliore non lo è certo per i loro figli. Un gruppo di psicologi dell’Università dell’Arizona, dopo aver preso in esame 602 ragazzi, ha osservato che si rischia di minare la salute fisica e psichica dei propri figli quando, dopo il divorzio, uno dei due genitori si allontana dai bambini andando ad abitare lontano.
Anche solo un’ora di macchina sembra essere percepita eccessiva dalla fragile psiche di un bambino. Lo studio, pubblicato sul Journal of Family Psycology Stanford Braver ha rilevato come gli effetti della lontananza sono stress, scarsa soddisfazione, ostilità nei rapporti interpersonali, ma si tratta solo di esempi. Per arrivare a queste conclusioni gli studiosi hanno sottoposto i ragazzi, figli di genitori divorziati, a vari tests psicologici. I ragazzi sono stati divisi in due gruppi il primo composto da coloro che, dopo la separazione dei genitori, hanno continuato a vivere vicino al genitore che non li aveva in custodia, il secondo da ragazzi che avevano trascorso gli anni successivi al divorzio lontani a più di un ora di macchina da uno dei due genitori. ”Il secondo gruppo – riferiscono gli autori del lavoro – ha dimostrato di avere problemi relazionali, dichiarando di non fare affidamento sul genitore lontano e di non vederlo come supporto emotivo e materiale, e di ritenere il rapporto tra genitori più contrastato”.
Inoltre, come precisato, i ragazzi lontani da uno dei due genitori risentono di più del divorzio, non vedono i genitori come modelli da seguire e si giudicano meno in salute quando è chiesto loro di riferire come si sentono fisicamente. In generale, proseguono gli psicologi, i ragazzi che hanno vissuto lontano da uno dei due genitori sono meno soddisfatti della propria vita. Anche se servono altri studi per dimostrare la correlazione tra la lontananza fisica di uno dei due genitori e l’insorgenza di tutte queste problematiche emotive, concludono, è forse rilevante sottolineare che non sempre ciò che è meglio per i genitori dopo il divorzio, lo sia altrettanto per i figli. Gli psicologi suggeriscono quindi di rivedere la normativa in merito al divorzio ed alla custodia dei minori.
P.S. Come sempre chi fosse interessato ad approfondire, la documentazione completa è a disposizione presso il Centro Studi e Documentazione della FNOMCeO
Roma 19/03/2010
Autore: Redazione FNOMCeO
