Filippo Anelli all’evento Consulcesi: “Non illudiamo i giovani”

Il presidente Anelli e il vicepresidente Giovanni Leoni hanno partecipato questa mattina alla conferenza stampa organizzata da Consulcesi dal titolo “Basta odio medici-pazienti. Dalla petizione all’arbitrato della salute” a cui erano presenti tra gli altri il sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi e il Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Pierpaolo Sileri.

“La professione vive oggi un profondo disagio che deriva in parte dal modo in cui si esercita la professione dall’altro dal fatto che sempre più vi è un’alterazione del rapporto di fiducia tra medici e cittadini”, ha esordito Anelli. “Abbiamo fatto una lunga traversata dal medico paternalista a un medico che oggi è quello che garantisce i diritti ai cittadini. Questa nuova collocazione del medico all’interno del tessuto sociale sarà discussa agli Stati Generali della professione, perché riteniamo che alla base di questo disagio che coinvolge ovviamente i medici ma anche i cittadini, vi sia questa nuova collocazione del sistema della salute tra le competenze dei professionisti e i diritti che sempre più i cittadini chiedono che vengano rispettati.”

Di nuovo Anelli è tornato quindi sul tema dei risarcimenti, sottolineando il dovere di fornire ai cittadini abbiano tutte le informazioni necessarie. “La trasparenza è essenziale per ridurre il contenzioso medici-cittadini. Se il cittadino conosce alla perfezione ciò che è avvenuto e i meccanismi che ci sono stati all’interno del processo di assistenza e cura anche una causa sarà meno probabile.”

“Con la legge Gelli-Bianco il maggior imputato oggi non è il medico,” ha proseguito Anelli “ma il sistema sanitario: le azioni di risarcimento vengono pagate dal sistema sanitario e rendono la sua sostenibilità sempre più difficile da mantenere. L’azione legale espone a un disagio profondo i colleghi che devono affrontare procedimenti penali o civili, ma l’eventuale risarcimento viene elargito dal SSN, quindi dalle tasse pagate da tutti.”

Il presidente FNOMCeO ha poi toccato il tema della riforma universitaria. “Non è possibile fare a meno degli specialismi o degli specialisti all’interno di questo sistema. Tornare indietro mi sembra una violenta riduzione della qualità dell’assistenza che ci farebbe fare un balzo di cinquant’anni nel passato. Né è presumibile che si risolva il problema della carenza dei medici riconoscendo all’attività pratica svolta un’equivalenza con l’attività formativa. I percorsi formativi rappresentano la qualità, rappresentano un requisito fondamentale per garantire la qualità nell’esercizio della propria professione. Quindi rivolgo nuovamente un appello al governo: che la formazione del medico sia considerata unica, laurea e specializzazione insieme; a chi si iscrive al primo anno di Medicina deve essere garantita una borsa di studio di specializzazione. In questo modo abbiamo una certezza formativa per i giovani, assicurandogli che il loro percorso non si interromperà dopo la laurea, ma che proseguirà fino a completare il percorso formativo. Ai giovani va data questa certezza, perché abbiamo visto i drammi degli studenti bloccati nell’imbuto formativo e delle loro famiglie: alcuni finiti all’estero, circa 1000 all’anno, mentre gli altri hanno dovuto ripetere e ripetere il concorso perché le borse di studio non erano sufficienti. Credo che ci sia bisogno oggi di un atto di giustizia nei confronti dei medici. No alle illusioni, non illudiamo i giovani.”

“Domani incontreremo gli avvocati del CNF per collaborare con gli avvocati” ha concluso Anelli alla fine del suo intervento. “Abbiamo attivato un tavolo di concertazione, e vogliamo far sì che in parlamento arrivi una norma che disciplini la pubblicità etica, perché fare causa al SSN significa togliere risorse all’assistenza e alla cura. E che su questo il Parlamento in qualche modo si debba esprimere e debba disciplinare da una parte ciò che è consentito ai cittadini, dall’altra come tutelare il nostro sistema sanitario.”

Autore: Redazione

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