"Oggettiva l’impossibilità di dare attuazione da parte dei medici, degli Ordini provinciali e della Federazione nazionale agli adempimenti previsti dalla normativa così come è stata emanata, con particolare riferimento al rispetto della scadenza del 16 gennaio 2016: in particolare ad oggi il tavolo tecnico non ha definito tutti gli aspetti necessari all’adempimento e i soggetti titolari di partita iva che non inviano al STS (Sistema Tessera Sanitaria) o non vi possono accedere senza specifico ulteriore accreditamento per tale funzione sono di fatto impossibilitati ad adempiere in tempo utile a quanto richiesto dalla normativa, anche in assenza di specifici software in grado di provvedere all’invio automatico. Si rileva con forza che qualsiasi apertura di collaborazione deve essere subordinata alla preliminare abrogazione dell’attuale apparato sanzionatorio posto a carico dei medici italiani".
Così ieri la Fnomceo in audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria rappresentata dal Presidente Roberta Chersevani, dal Presidente Commissione Albo odontoiatri Giuseppe Renzo, da Guido Marinoni e Gianluigi Spata, ha chiarito la posizione dei professionisti sanitari sulla richiesta di trasmettere online al Mef tutti i dati sulle prestazioni sanitarie.
La notizia è già stata ripresa dalla stampa specializzata (vedi Doctor 33). No a sanzioni e necessarie invece le semplificazioni delle procedure e la proroga dei tempi di adempimento. È quindi urgente eliminare le sanzioni previste dalla legge 175 del 24 settembre scorso: fino a 50 mila euro per i medici renitenti all’obbligo di trasmissione dati 2015 in scadenza il 15 gennaio 2016. È altrettanto necessario evitare che il medico diventi un burocrate perchè incalzato da un sistema di "controllo" che gli impone l’uso di complessi sistemi informatici, che possono anche alterare il delicato rapporto medico-paziente.
Autore: Redazione FNOMCeO