COMUNICATO STAMPA del 1° dicembre 2009
LA FNOMCeO SUL CASO CUCCHI: "RICERCARE VERITÀ E RESPONSABILITÀ RISPETTANDO ISTITUZIONI E PROFESSIONISTI"
Ecco le dichiarazioni – condivise con tutti i componenti del Comitato Centrale – che il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, ha voluto rilasciare sul caso Cucchi.
"Quando una persona muore in modo imprevisto in una struttura sanitaria, la ricerca rigorosa delle eventuali responsabilità non costituisce solo un atto dovuto di giustizia; rappresenta anche un atto concreto di solidarietà e di autentica partecipazione al dolore della famiglia.
Questo principio di civiltà vale sempre, dovunque e per tutti, quindi anche per Stefano Cucchi ricoverato e deceduto in modo inatteso nel reparto ospedaliero carcerario del "Sandro Pertini" di Roma. La nostra Costituzione affida alla magistratura il compito di ricercare le evidenze dei fatti e degli antefatti per sanzionare eventuali responsabilità; riconosce invece a tutti la libertà di manifestare le proprie opinioni ed esternare le proprie denunce. Sempre più spesso accade che, in un contesto caratterizzato da evidenze preliminari e livelli emotivi comprensibilmente altissimi, il processo mediatico sconfini dai suoi ambiti evocando sospetti e pregiudizi su tutto e su tutti e questo staoggettivamente accadendo in questi giorni, sull’ospedale Sandro Pertini e sui suoi professionisti e, perché no, su tutta la Sanità e i professionisti del Lazio e dell’intero Paese.
In questo caso e in ogni altra occasione simile, non vogliamo né fermare né ostacolare la ricerca delle eventuali responsabilità; vogliamo invece, arginare questa deriva che erode il rapporto di fiducia tra i cittadini e i professionisti e le Istituzioni Sanitarie e che demotiva i medici e tutti gli operatori sospingendoli nelle inutili e pericolose trincee della medicina difensiva. Chiedo dunque alla magistratura di produrre presto e bene quelle verità dovute al giovane Cucchi, in ragione di quei diritti che, ancorché detenuto, non ha mai perso e per rendere concreta la solidarietà dovuta alla sua famiglia e a tutti i cittadini che si interrogano chiedendo risposte ai tanti perché del caso specifico.
Chiedo però che tutto questo avvenga nel rispetto per i medici e i professionisti del Sandro Pertini quali espressione di tutti i medici e i professionisti sanitari del nostro Paese che, in contesti difficilissimi, si assumono ogni giorno quelle grandi responsabilità di cui puntualmente rendono conto non solo ai loro pazienti ed eventualmente alla giustizia ma anche e sempre alle loro coscienze" .
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Autore: Redazione FNOMCeO